Vittorio Feltri difende Battisti: feste di cattivo gusto, nessun uomo è immondizia

Ha fatto scalpore, nella giornata di ieri, l’esternazione di Piero Sansonetti, direttore de Il Dubbio, a favore di Cesare Battisti: Sansonetti ha dichiarato che i processi a carico dell’ex terrorista rosso sono tutti basati su dichiarazioni di pentiti, di qui la sua incertezza: “Siamo sicuri che sia colpevole? Io no”. Tuttavia ci sono le sentenze definitive: i dubbi sono leciti, mettere in discussione il carcere per Battisti – al contrario – significa mettere in discussione lo Stato, la sua autorità e le sue prerogative.

Feltri: non mi convincono le prove contro Battisti
In ogni caso è proprio a partire dai dubbi di Sansonetti che Vittorio Feltri imposta su Libero la sua difesa di Cesare Battisti: “Le prove della sua colpevolezza non mi convincono appieno”, afferma. E poi prosegue: “Che senso ha tanto can can per la cattura d’un condannato a quattro ergastoli?”. Battisti a suo avviso non può essere trasformato nel “simbolo dello scempio compiuto dai terroristi” e dice anche, Feltri, che organizzare “una specie di sagra a Ciampino per festeggiare il suo ritentro in Italia mi sembra di cattivo gusto. Ora poi mi pare che prevalga una sorta di spirito di vendetta in coloro che sono riusciti ad acchiappare il reo. Tant’è che costuti, trasferito nella galera di Oristano, dovrà subire un supplemento assurdo di castigo dal sapore medievale: l’isolamento diurno”. A prescindere dal caso Battisti, ciò che Feltri vuole sottolineare è che è incivile “trattare chi sta dietro le sbarre quale essere da emarginare sia dalla società sia dalla popolazione prigioniera. Nessun uomo o donna va considerato come immondizia e mortificato”.