Violento, abusivo, irregolare: chi è il migrante che ha violentato la 18enne a Torino

Gueladjo Koulibaly ha una sfilza di precedenti penali. Prima di aver aggredito e violetato un 18enne fuori dalla discoteca Life di Torino, il 30enne guineiano era già noto alle forze dell’ordine, e non solo perché lo stavano cercando in lungo e in largo per consegnargli il foglio di via.

In passato c’erano già stati episodi di violenza e di resistenza al pubblico ufficiale. Aveva vissuto a lungo nelle palazzine olimpiche del Moi. Ma poco prima che la polizia sgomberasse l’ultimo stabile del “villaggio dei migranti”, aveva fatto perdere le sue tracce (guarda la gallery) per poi riapparire venerdì notte, nel parco del Valentino, aggredire con un coccio di bottiglia una coppia di fidanzatini e abusare della ragazzina.

Quando gli agenti sono intervenuti per salvare la 18enne, Gueladjo Koulibaly è stato immediatamente arrestato per violenza sessuale. Verso le 4 di notte, tra venerdì e sabato scorso, il pregiudicato clandestino ha sorpreso la 18enne mentre si trovava seduta su una panchina in compagnia del fidanzatino. I due si stavano baciando fuori dalla discoteca Life. Nemmeno la presenza del giovane ha fatto desistere il guineano che, minacciando la coppia con un collo rotto di bottiglia, ha intimato al ragazzo di allontanarsi. Dal momento che il 18enne non avrebbe mai e poi mai potuto avere la meglio sull’immigrato, che per stazza e per età erta molto più grande di lui, è corso a cercare aiuto in discoteca. È stato un addetto al personale della sicurezza del Life a dare l’allarme al 112. Sul posto si sono precipitate le volanti della questura: una pattuglia, in servizio in zona, è intervenuta all’istante. Gli agenti hanno trovato la vittima terrorizzata e con i vestiti stracciati. Un’ambulanza del 118 ha accompagnato la 18enne all’ospedale Sant’Anna dove, ancora sotto choc, è stata visitata.

La fuga di Gueladjo Koulibaly è durata poco. Pensava di farla franca, facendo perdere le sue tracce con la complicità del buio, ma è stato fermato prima che diventasse giorno e arrestato mentre si nascondeva dietro ad alcuni cespugli lungo gli argini del fiume Po. In Italia senza documenti, è risultato essere già noto alle forze dell’ordine avendo precedenti per violenza e resistenza al pubblico ufficiale. Da tempo le forze dell’ordine lo stavano cercando per consegnargli il decreto di espulsione ma, da quanto aveva la sciato le palazzine del Moi, risultava irreperivile. Adesso dovrà rispondere l’accusa di violenza sessuale. E la Questura potrebbe accelerare il provvedimento di espulsione.

L’episodio del Valentino avviene in un momento di concitazione politica in cui la sinistra si schiera apertamente per allargare le maglie della cittadinanza agli immigrati. Un provvedimento che trova profondamente contrario Matteo Salvini. Che sulle violenze di Gueladjo Koulibaly ha anche scritto un post su Facebook rilanciando l’hashtag #tolleranzazero.