“Via le mascherine all’aperto in tutta Italia”

Da venerdì prossimo (11 febbraio) si tornerà a passeggiare a volto scoperto e si potrà nuovamente andare in discoteca. La decisione ormai è stata presa e le due ordinanze che prevedevano la chiusura dei locali da ballo e l’obbligo di mascherina all’aperto non saranno prorogate.

La scorsa settimana era stato promesso dal premier Mario Draghi un “calendario della riduzione delle restrizioni”. Si tratta di un piccolo passo e non di un libera tutti anche perché le discoteche potranno accettare solamente persone con il Green pass rafforzato e la loro capienza sarà limitata al 50% e nelle Regioni di colore differente al bianco resta l’obbligo di mascherina. Sicuramente però viene tirato un sospiro di sollievo rispetto allo scorso 31 gennaio. In questa data, infatti, sarebbe dovuta scadere l’ordinanza del ministero della Salute in merito all’obbligo delle mascherine ma il ministro Roberto Speranza ha ritenuto opportuno prorogarla: “Fino al 10 febbraio 2022, è fatto obbligo, anche in zona bianca, di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto”.

Questo significa che l’11 febbraio il provvedimento decade. Perciò, essendo scritto nel testo chiaramente “zona bianca”, in Umbria, Basilicata e Molise, si potranno non usare le mascherine all’aperto. Per quanto riguarda le altre Regioni, il traguardo non è lontano. Si discute all’interno del governo ma probabilmente già a marzo lo stop alle mascherine potrebbe essere varato. “Al chiuso le mascherine continueranno a essere necessarie. Ma vorrei ricordare – afferma Roberto Speranza intervenuto a Sky Tg24 – che in passato, quando abbiamo sospeso l’obbligo all’aperto, abbiamo sempre detto che comunque bisogna portare con sé le mascherine, in modo da essere pronti a indossarle se ci si ritrova in luoghi affollati e dunque a rischio”.

Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, intervenendo a Tagadà su La7, ha rilanciato: “Sono certo che dall’11 di febbraio cadrà l’obbligo di mascherina all’aperto non solo per le zone bianche, ma per l’intero Paese e questo potrà essere un primo segnale di ripartenza, di fiducia e di speranza”. Si sta discutendo riguardo questa eventualità proprio in queste ore. Secondo Costa però sarà questa la direzione che prenderà il Governo. “Bisogna ripartire e intanto ripartiamo dal togliere le mascherine all’aperto indipendentemente dai colori delle varie regioni”, conclude il sottosegretario.

Per dirla alla Dargen D’Amico, fresco partecipante di Sanremo che ha espresso critiche nei confronti nel governo guidato da Mario Draghi direttamente dal palco dell’Ariston, si potrà tornare “dove si balla” da venerdì 11 febbraio. Lo stop in questo caso è arrivato lo scorso 23 dicembre. Sarebbe dovuto durare fino al 31 gennaio ma anche questa volta è stato preferito prorogare fino al 10 febbraio. Si esclude la possibilità che queste possano chiudere nuovamente a patto che vengano rispettate le regole fissate nel protocollo approvato dal Comitato tecnico scientifico. Queste sono: 50% di capienza, Green pass rafforzato (lo ha solo chi è vaccinato o ha avuto il Covid) e mascherine sempre indossate tranne quando si è in pista.

Maurizio Pasca, presidente nazionale del Silb (sindacato dei locali da ballo), riporta il Messaggero, ricorda: “Negli ultimi due anni siamo quasi sempre rimasti chiusi. Abbiamo avuto solo una breve parentesi nell’estate del 2020, e poco più di un mese e mezzo a partire dallo scorso ottobre”. Per questo è convinto che questa volta si possa ripartire sul serio. E aggiunge: “Non vedo perché il governo debba farci chiudere ancora. Siamo pronti al rispetto delle regole, del Green pass rafforzato e delle capienze, l’importante è ripartire perché i ristori arrivati al nostro settore sono del tutto insufficienti, mentre una parte dei locali ha chiuso per sempre o è finito nelle mani della malavita”.

Per marzo, probabilmente in concomitanza con la fine dello stato di emergenza previsto per il 31 marzo, è prevista anche l’eliminazione del sistema dei colori. Inoltre, si continua a discutere anche in merito alla capienza di stadi e palasport. In primavera, vista la tendenza del governo a riaprire, potrebbero tornare al 100%.