Verissimo, Bossari sulla malattia: “Ora mi sento leggero”

Nelle scorse settimane Daniele Bossari aveva parlato a cuore aperto del tumore alla gola che lo aveva colpito. Il conduttore ospite a Verissimo nello studio di Silvia Toffanin ha raccontato le maggiori difficoltà che ha vissuto durante questo periodo a cominciare dall’esatto momento nel quale ha scoperto di essere stato colpito dalla malattia, un momento questo arrivato come un fulmine ciel sereno: “Fino al 19 marzo stavo benissimo, senza nessun segnale.

Poi una mattina mi sono svegliato con un gonfiore alla gola, era un linfonodo”, ha affermato.

Verissimo, Daniele Bossari racconta della sua malattia

Il conduttore ha spiegato che si è sottoposto agli esami non appena ha compreso che il gonfiore dopo due settimane non passava. È stato allora che è arrivata la diagnosi: “Ti tremano le gambe, hai paura della morte. Ma la scienza offre la possibilità di curare, ringrazio i medici del San Raffaele di Milano.

La dottoressa che mi ha curato mi ha detto: ‘Tu pensa alla vita, al resto pensiamo noi’”.

Ad un certo punto Silvia Toffanin ha chiesto a Bossari se avesse avuto paura: “La prima reazione è stata devastante, si oscura ogni prospettiva”, ha risposto quest’ultimo. Ha poi aggiunto: “Il mio è un tumore non operabile, se non con gravi menomazioni.

L’unica cosa erano la chemioterapia e la radioterapia. Ho visto tanta gente, il reparto pieno. Sono convinto che faccia bene questo racconto a chi sta vivendo una situazione analoga, così come in quel periodo mi faceva bene sentire le storie di altri. Nella parole di Fedez mi sono ritrovato, mi ha dato coraggio”.

“Filippa è stata indispensabile”

Bossari ha poi dedicato un pensiero alla moglie Filippa che gli è sempre stata accanto: Mi ha accompagnato sempre, mi dà sicurezza e tranquillità, l’ho vista fortissima dal primo momento, mi ha proiettato sempre in una dimensione di guarigione”.

Per il conduttore è arrivato il momento di tornare a vivere la vita con il sorriso. Le cure sono finite anche se il percorso di guarigione durerà comunque 5 anni: “Adesso ho voglia di tornare alla vita, di morderla. A differenza di prima, dico sempre sì”, ha concluso.