Variante Centaurus, perché secondo Roberto Burioni è prematuro preoccuparsi
Roberto Burioni ha spiegato perché al momento è prematuro preoccuparsi della variante Centaurus. In una recente intervista a Repubblica, il professore ha precisato che al momento non è ancora certo che la variante in questione sia contagiosa e che resista effettivamente ai vaccini.
Insomma, si conosce ancora poco su di essa e dovranno essere svolti ulteriori approfondimenti per capire se allarmarsi o meno.
Roberto Burioni ha consigliato ad ogni modo di cautelarsi, soprattutto nei luoghi chiusi e affollati, vaccinarsi e favorire sempre il ricambio d’aria. La variante Centaurus prende il nome da un essere della mitologia greca e, come informa Open, è stata così ribattezzata su Twitter. Una moda vigente tra i virologi molto simile, a detta del professor Burioni, a quella dei meteorologi sulle perturbazioni.
Variante Centaurus: identificata per la prima volta in India
La variante Centaurus è stata identificata per la prima volta in India lo scorso maggio. Roberto Burioni ha spiegato che tale variante stia crescendo a discapito della Omicron 2 del Coronavirus. La Centaururs, si precisa, è una sua derivante.
Mutazioni preoccupanti
La variante Centaurus possiede svariate mutazioni che potrebbero in futuro apportarle delle evoluzioni indesiderate per l’uomo. Tra queste una più potente capacità di infettare i vaccinati e reinfettare i guariti e una contagiosità maggiore, se non addirittura una più pericolosa patogenicità che potrebbe favorire patologie più gravi.