Vannacci attacca Fratoianni in diretta: “La sinistra è violenta, e lei candida Salis”

Scintille, accuse incrociate e un acceso dibattito che infiamma i social. È questo il bilancio del confronto tra il generale Roberto Vannacci e il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni andato in onda a “Lo stato delle cose”, il talk show condotto da Massimo Giletti su Rai 3. Al centro della discussione, temi caldi come il Remigration Summit di Gallarate, il concetto di libertà di espressione e la controversa candidatura di Ilaria Salis.

L’incontro si è infiammato quando Fratoianni ha definito il Remigration Summit, che ha riunito giovani esponenti della destra europea, come un “raduno di neofascisti e neonazisti, gente che nega l’Olocausto, antisemiti”. Il leader di Sinistra Italiana ha poi ribadito che “il fascismo non è un’opinione ma un reato”, scatenando la reazione immediata di Vannacci.

Il generale ha replicato con veemenza, accusando Fratoianni di voler stabilire unilateralmente cosa costituisca reato: “Non mi risulta che lei sia un magistrato e quindi non mi risulta che lei possa giudicare che cosa sia reato o cosa non lo sia”. Vannacci ha poi spostato il focus sulle proteste violente, attribuendole all’area politica di Fratoianni: “I facinorosi e i violenti sono i manifestanti che fanno capo alle vostre ideologie di sinistra. A Gallarate non c’è stato alcun disordine. A Milano invece sì: è dovuta intervenire la polizia e ci sono stati scontri. A Busto Arsizio gli anarchici hanno deturpato i muri.”

Il confronto ha raggiunto l’apice con l’attacco di Vannacci alla presunta incoerenza della sinistra in tema di libertà: “La discussione di idee è sempre consentita, questa è libertà. Lei promuove libertà e inclusione, ma si dimostra intollerante verso chi non la pensa come lei.” L’affondo finale è arrivato con il riferimento alla candidatura di Ilaria Salis, indagata in Ungheria: “Dà il posto al Parlamento europeo a una signora che è indagata per aver spaccato la testa a un uomo in Ungheria solo perché la pensava diversamente. Ha commesso svariati reati. Questa è la sinistra che rappresenta lei.”

Le parole di Vannacci hanno scatenato un acceso dibattito sui social media, riaccendendo la polemica sulle modalità del confronto politico e sul concetto di libertà di espressione. Da una parte, si denuncia una presunta deriva estremista della destra europea e la necessità di contrastare il fascismo. Dall’altra, si accusa la sinistra di incoerenza, violenza e doppio standard.

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