Vaccino in Italia, si parte a gennaio. Entro una settimana il sì dell’Ue alla commercializzazione

 

Vaccino in Italia: nei primi giorni di gennaio partirà la vaccinazione di massa. Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri. Una sfida che il Paese non può permettersi di perdere.

Alle Regioni istruzioni entro la settimana

Alle Regioni verranno consegnate il 90% delle dosi di vaccino richieste, in considerazione del fatto che ”verosimilmente non sarà vaccinato il 100% del personale sanitario”. Arcuri manderà alle Regioni il libretto di istruzioni ed entro la settimana la procedura di somministrazione del piano vaccini.

Von der Leyen: dall’Ue rapido sì alla messa in commercio

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha a sua volta annunciato che “entro una settimana il primo vaccino verrà autorizzato” alla commercializzazione nell’Ue. Il parere dell’Ema sul vaccino sviluppato dalla tedesca BionTech e dal colosso Usa Pfizer è previsto per lunedì prossimo, 21 dicembre, salvo imprevisti. L’autorizzazione all’immissione in commercio deve essere data dalla Commissione. Le vaccinazioni “potranno partire immediatamente, e altre ne arriveranno in gennaio”.

Si dovrà vaccinare il 70% della popolazione

Von der Leyen ha ricordato che arrivare a sconfiggere la pandemia di Covid-19 mediante le vaccinazioni non sarà una passeggiata: “Per mettere fine alla pandemia, dobbiamo arrivare a vaccinare il 70% della popolazione. E’ un compito enorme”, ha sottolineato. Ad organizzare ed effettuare le vaccinazioni, iniettando i vaccini procurati centralmente dalla Commissione per conto gli Stati, dovranno essere le autorità nazionali.

Le fiale conservate a -70 gradi

La Commissione raccomanda ai Paesi dal 15 ottobre scorso di preparare un piano vaccinale e di attrezzarsi per tempo, dato che la sfida logistica non sarà semplice, specie per il vaccino sviluppato di Biontech e Pfizer, che necessita di una catena del freddo impegnativa. Le fiale, per non correre rischi sulla stabilità del vaccino, devono essere conservate a temperature bassissime, intorno ai -70 o -80 gradi centigradi, fuori portata per i normali frigoriferi medici. La casa produttrice spedirà le fiale in scatole speciali, in grado di conservare, usando il ghiaccio secco, quelle temperature per una decina di giorni, ma sono contenitori che vanno trattati con cura e non possono essere aperti e richiusi in continuazione.

Speranza: una sfida importante

Una volta che il vaccino anti-Covid Pfizer-BionTech sarà approvato dall’autorità regolatoria europea Ema, Pfizer fa sapere che “utilizzerà mezzi di trasporto via terra e via aerea per consegnare” le fiale “direttamente ai punti di utilizzo entro 3 giorni dalla partenza della spedizione dagli stabilimenti”. Dunque l’arrivo dei contenitori termici con 5mila fiale di vaccino ciascuno dovrebbe essere piuttosto rapido.

“Quella del vaccino Covid – sottolinea il ministro della Salute Roberto Speranza – è la sfida più importante dei prossimi mesi. L’Italia ha sempre lavorato perché il percorso di approvazione di Ema fosse al tempo stesso rigoroso, trasparente e veloce. È una buona notizia che tale processo possa completarsi già prima di Natale. Significherà che avremo finalmente a disposizione un vaccino efficace e sicuro“.