Un ospedale da campo con i quasi 4 milioni di euro raccolti dai Ferragnez

Fatti concreti, subito. La raccolta fondi lanciata nei giorni scorsi dai Ferragnez, Chiara Ferragni e Fedez, sta dando i primi positivi frutti.

Dopo aver raccolto 3,8 milioni di euro in pochissimo tempo, con donazioni giunte da oltre 93 Paesi in tutto il mondo, è iniziata la fase operativa del progetto lanciato dalla coppia. I fondi, infatti, sono già a disposizione dell’ospedale “San Raffaele” di Milano, che ha deciso di utilizzarne una parte, in questa prima fase critica, per realizzare una terapia intensiva da campo.

L’ospedale sta lottando contro il tempo per salvare decine di malati contagiati dal Covid-19 e in tempi record cercherà di allestire la prima tensostruttura di rianimazione, che copre l’ex campo sportivo dell’università Vita-Salute San Raffaele. Si tratta del primo atto concreto, frutto della campagna lanciata dai Ferragnez su Gofundme, la piattaforma di crowdfunding più importante d’Europa. All’appello dell’influencer e del rapper hanno risposto, fino ad oggi, oltre 191 mila persone e le donazioni hanno superato i 3,8 milioni di euro, ma la cifra è destinata a crescere ancora. Nei prossimi giorni l’ospedale da campo del San Raffaele potrebbe diventare una realtà e molti pazienti potranno essere curati in questa nuova struttura.

L’ondata di solidarietà generata dai Ferragnez però non accenna ad arrestarsi. Decine di altre raccolte fondi sono nate spontaneamente a sostegno di altri ospedali italiani e poche ore fa Fedez e Chiara Ferragni ha annunciato che anche la piattaforma GoFundme ha deciso di donare 250mila euro. I Ferragnez hanno così scelto di ripartire la sostanziosa somma tra molti altri ospedali, che necessitano anche loro di fondi per affrontare l’emergenza Covid-19. Settantamila euro andranno all’Ospedale di Cremona, Ospedale di Bergamo e Policlinico di Milano, più altre quattro donazioni da 10mila euro ad altrettanti ospedali italiani.

Lo tsunami coronavirus sta mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale, tutti i reparti di Terapia intensiva del nostro Paese sono in sofferenza per la mole di ricoveri, per questo è una vera e propria corsa contro il tempo per creare nuovi posti letto da dedicare all’emergenza e ai malati più gravi. Alberto Zangrillo, primario dell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione generale del “San Raffaele” ha voluto mandare un messaggio di speranza e ringraziamento ai Ferragnez e alla popolazione: “A nome mio e di tutto il personale medico e infermieristico impegnato in questa emergenza voglio ringraziare non solo Chiara e Fedez, ma anche ogni singolo donatore. Ci stiamo impegnando con tutte le nostre energie e sapere che tante persone ci supportano ci aiuta a procedere nei nostri sforzi”.