Umbria, la consigliera 5S: “Che imbarazzo l’accordo tra noi grillini e i dem”

Il prossimo 27 ottobre, le elezioni in Umbria mostreranno per la prima volta la resistenza del governo giallorosso.

Candidato alla presidenza della Regione per Pd e Movimento 5 Stelle sarà Vincenzio Bianconi.

Ma l’accordo tra dem e pentastellati non ha lasciato indifferente l’elettorato umbro, che “non ama molto quelli del Pd. Gli elettori ci volteranno le spalle per la Lega”. Non solo. Infatti, Maria Grazia Carbonari, consigliera del Movimento in Umbria, spiega in un’intervista alla Verità come l’alleanza nazionale non sia stata vissuta molto bene dai gruppi M5S in Umbria, perché “c’erano state dichiarazioni di Luigi Di Maio secondo le quali non ci sarebbero stati accordi a livello regionale. E quindi poi siamo rimasti un attimo perplessi”. Poi, però, “abbiamo compreso che era un po’ una cosa obbligata” e ora l’accordo si è esteso anche a livello regionale: Bianconi è il nome (il settimo) uscito dall’alleanza pd-M5S. Un’allenaza che ha messo in imbarazzo i grillini, dopo il terremoto giudiziario che ha travolto il Pd, con l’inchiesta sulla sanità locale: “Ho pensato che in caso di vittoria dovrò essere molto presente, non nella giunta, ma come una sorta di cane da guardia del Pd. Sento molto forte questa responsabilità nei confronti del nostro elettorato perché noi ci stiamo davvero giocando la faccia in questa alleanza”. E già la prima promessa dei dem sarebbe andata a vuoto: “Le due forze politiche avrebbero rinunciato a candidare per il consiglio regionale, tanto gli impresentabili quanto coloro che avevano avuto incarichi. Peccato che nella lista del Pd ci sia tutta la loro vecchia classe dirigente”.

Ora, la Carbonari intende agire sui servizi della Regione, a partire dalla sanità, che va bene solo grazie “agli operatori, non certo alla politica”. È necessario, quindi, migliorare i trasporti e la sanità.

“Nel nostro programma c’è un impegno chiaro a rivedere tutte le regole dei concorsi, a introdurre meritocrazia e non dominio delle tessere di partito, a ripensare la gestione delle società partecipate- spiega la Carbonari, in previsione di una possibile poltrona in Regione con il Pd- Su questo punto dell’efficienza Bianconi, che è un imprenditore, mi sembra sia molto sensibile. Poi come M5s abbiamo chiesto un impegno molto serio sulle risorse a disposizione per i servizi da offrire ai cittadini. E abbiamo chiesto garanzie su ambiente e partecipate”.

Ma lavorare col Pd non si prospetta un’impresa facile: “La Marini non mi ha parlato per tre anni e mezzo. Ora, con il governo nuovo a Roma, ci si parla. Ma il Pd è sempre stato chiuso sulle nostre proposte”, rivela la Carbonari.