Ucraina, situazione fuori controllo: autobomba esplode a Donetsk

Non bastavano gli attacchi e i bombardamenti che si sono intensificati negli ultimi due giorni. I media locali hanno, infatti, parlato di una potente esplosione nel centro di Donetsk, nella regione separatista filorussa del Donbass, nell’Ucraina orientale.

I separatisti, citati dall’agenzia russa Tass, riferiscono di un’autobomba che sarebbe esplosa a poche decine di metri dall’edificio che ospita il governo dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk. Secondo notizie riportate online, l’esplosione avvenuta a Donetsk sarebbe quella di un’auto in un parcheggio.

Cosa sta accadendo

I leader ribelli dell’autoproclamata repubblica hanno ordinato l’evacuazione dei civili verso la Russia, accusando Kiev di preparare un’invasione. Denis Pushilin, in un video pubblicato sul suo account Telegram, ha dichiarato: “Oggi viene organizzata una partenza massiccia e centralizzata della popolazione verso la Federazione Russa, prima di tutto devono essere evacuati donne, bambini e anziani”, aggiungendo che la popolazione verrà accolta in strutture nella regione di Rostov «come concordato con le autorità russe e che gli sfollati riceveranno tutto ciò di cui hanno bisogno, dato che ai posti di blocco ci sono tutte le condizioni per un rapido passaggio.

Oltre a lui, anche il leader dei separatisti di Lugansk, Leonid Passetchnik, ha annunciato l’ordine di evacuazione dei civili in Russia. L’esercito ucraino è stato accusato dalle autoproclamate autorità locali, di avere aperto il fuoco 30 volte oggi contro il loro territorio. Un portavoce delle milizie separatiste, citato sempre dall’agenzia russa Tass, ha affermato che gli ucraini hanno sparato con pezzi di artiglieria, mortai e carri armati.

Sulla crisi ucraina è intervenuto poco Papa Francesco, dicendo: ” Il mondo è campione nel fare la guerra e questo è una vergogna per tutti». Il Pontefice lo ha detto nell’incontro con le Chiese orientali: «Siamo attaccati alle guerre e questo è tragico», ha detto Bergoglio ricordando che «in questo momento ci sono tante guerre dappertutto e l’appello» alla pace lanciato dal Papa ma anche «dagli uomini e dalle donne di buona volontà è inascoltato”. Ovviamente la situazione è davvero al limite e lo stesso Vladimir Putin si è detto “molto preoccupato” per quanto sta accadendo ad Est. La paura è che in queste aree possa presto esplodere definitivamente un nuovo sanguinoso conflitto, dopo quello che 8 anni fa ha provocato circa 14mila vittime.