Ucraina-Russia, la diretta: Joe Biden mette l’Europa in guardia, Putin vuole “l’impero a tutti i costi”

Iniziata l’invasione dell’Ucraina: alle 6 del mattino ora di Mosca di giovedì 24 febbraio il presidente russo Vladimir Putin annuncia in tv l’attacco “su larga scala”, definito “una operazione militare per proteggere il Donbass”. Il Cremlino chiede all’esercito di Kiev di “consegnare le armi e andare a casa”, affermando che i piani di Mosca non includono l’occupazione del Paese ma la sua smilitarizzare. Il primo bilancio è di almeno 40 militari ucraini morti, nessun dato preciso sui civili. Ma il prezzo da pagare in termini di vite innocenti, per certo, è altissimo.

Ore 19.57: parla Joe Biden
Il presidente degli Stati Uniti annuncia che le “prossime settimane e i prossimi mesi saranno duri per gli ucraini”. Secondo il presidente americano è un “momento pericoloso per tutta l’Europa”, perché “Putin vuole l’impero a tutti i costi”. Gli Usa aggiungono anche che non scenderanno in campo per combattere in Ucraina. Annunciate però anche nuove sanzioni. Queste ultimi colpiranno le “banche russe che hanno asset da un trilione di dollari”. Sono altri quattro istituti in più, tra cui anche c’è anche la Vtb, una delle più grandi del Paese. Nel mirino anche le élite russe e le loro famiglie e c’è il bando all’export tecnologico

Ore 19.17: Gli Stati Uniti replicano all’invasione
Gli Usa valutano attacchi informatici per fermare la Russia

Ore 19.05: proteste contro la guerra in Ucraina in 43 città russe
Il sito Ovd-Info denuncia l’arresto di 797 persone che in Russia hanno protestato contro la guerra.

Ore 18.20: Chernobyl in mano ai russi
Ora è ufficiale: la dismessa centrale nucleare di Chernobyl è sotto il controllo delle forze russe. Lo riferisce l’agenzia ucraina Unian.

Ore 18.05: Cina, “colti di sorpresa”
La Cina si rifiuta di parlare di “invasione russa dell’Ucraina”. E nega però di sostenere l’intervento russo. “Una linea cauta”, spiega il Washington Post, in risposta a un conflitto che molti analisti cinesi fino a pochi giorni fa avevano previsto non sarebbe diventato realtà. La portavoce del ministero degli Esteri del Dragone, Hua Chunying, ha minimizzato sulle ipotesi di un sostegno dietro le quinte di Pechino a Mosca. “In merito alle allusioni americane del sostegno della Cina alla Russia, sono sicura che la Russia sarebbe felice di sentirlo”, ha dichiarato Hua. La Cina, ha aggiunto, “non voleva assistere a quello che è accaduto oggi in Ucraina”

Ore 17.39. Intelligence, Kiev nel mirino
Starebbero puntando direttamente sulla capitale Kiev le forze militari russe penetrate in Ucraina nelle scorse ore dalla Bielorussia. Lo sostiene il ministero della Difesa britannico sulla base di rapporti della sua intelligence militare. Stando alla medesima fonte, si registrano tuttavia scontri duri con le forze ucraina, attestate in particolare a difesa delle grandi città, con perdite imprecisate ma «pesanti su entrambi i fronti”.

Ore 17.35: Putin minaccia: “Sanzionarci un errore”
“La Russia è parte dell’economia mondiale e noi non abbiamo certamente intenzione di danneggiare quel sistema. Non credo che ai nostri partner convenga spingerci fuori da questo sistema”. Così il presidente russo Vladimir Putin parlando con gli imprenditori russi a Mosca nel giorno dell’attacco all’Ucraina. E ancora, lo zar ha aggiunto: “La Russia non aveva altra scelta, l’attacco era necessario per difenderci. Quello che sta succedendo in Ucraina è una misura necessaria, non ci è stata lasciata possibilità di agire diversamente”

Ore 17.30: Moldavia, 4mila profughi ucraini
Arrivano i primi profughi ucraini in fuga dalla guerra in Moldavia. “Oggi sono arrivate 4mila persone. Il governo ha schierato centri di accoglienza temporanea nei pressi delle località di Palanca e Ocnita. I nostri confini sono aperti”: così su Twitter la presidente della Moldavia Maia Sandu.

Ore 17.13: Sanzioni Ue in 24 ore
L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha assicurato che l’Ue imporrà «pesanti sanzioni entro 24 ore» contro Mosca. Ne dà notizia in un tweet il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, dopo un colloquio con Borrell. “Per fermare la brutale invasione di Putin devono essere imposte immediatamente alla Russia severe sanzioni da parte dell’Ue”, aggiunge invitando Borrell “a fare un passo politico e a fornire all’Ucraina una prospettiva europea”.

Ore 16.40: Nato, “attivati i piani di difesa”
“Abbiamo attivato il piano di difesa della Nato”, un piano “sviluppato negli anni per prepararci a una crisi come quella attuale; sono piani di difesa che danno ai comandanti militari maggior autorità per dispiegare forze dove ritengono siano necessarie”. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel corso di una conferenza stampa.

Ore 16.22: Coprifuoco a Kiev
Il sindaco di Kiev Vitali Klitchko ha annunciato il coprifuoco nella città: le truppe russe sono sempre più vicine alla capitale dell’Ucraina.

Ore 16.20: I russi controllano l’aeroporto di Hostomel – Le forze russe hanno preso il controllo del secondo aeroporto di Kiev, l’Antonov di Hostomel che dista 30 chilometri dalla capitale. Lo ha riferito uno dei corrispondenti della Cnn che ha mostrato anche le immagini dei soldati russi, a poche decine di metri da lui. “Ci hanno permesso di entrare e stare con loro mentre difendevano il perimetro di questa base aerea, dove le truppe a bordo di elicotteri sono state sbarcate nelle prime ore del mattino per realizzare un ponte aereo e consentire ad altre truppe di entrare”.

Ore 16.13: I russi attaccano a Chernobyl – Le forze russe stanno cercando di prendere il controllo della centrale nucleare di Chernobyl. Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, lanciando l’allarme su una eventuale escalation anche nell’area colpita dal disastro nucleare nell’aprile 1986. “Le forze di occupazione russe stanno cercando di prendere il controllo della centrale di Chernobyl. I nostri difensori stanno dando la vita affinché la tragedia del 1986 non si ripeta”, ha scritto Zelensky, che ha parlato di una “dichiarazione di guerra contro tutta l’Europa“. Il presidente ucraino ha avuto un confronto sul tema con la premier svedese Magdalena Andersson. Secondo un consigliere del ministero dell’Interno di Kiev citato da Nbc, negli scontri “è stato distrutto un impianto di stoccaggio di scorie nucleari”.
Ore 15.19: Esplosione in centrale elettrica
Il ministero dell’Energia ucraino ha segnalato un’esplosione nella centrale elettrica di Trypilska, a circa 40 chilometri da Kiev. Secondo quanto riportato, la centrale elettrica continua a funzionare per ora. Nel frattempo, il ministero ha anche riportato che carri armati e truppe non identificate sono schierati nei pressi della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka.

Ore 15.08: Russi colpiscono ospedale
Il comando militare ucraino ha affermato che i russi hanno colpito un ospedale a Vuhledar, nella regione di Donetsk. Il bilancio e’ di 4 morti e 10 feriti, tra cui 6 medici. Lo riporta il Guardian. L’Ucraina ha affermato che la Russia ha effettuato 203 attacchi dall’inizio della giornata in quasi l’intero territorio. In un aggiornamento separato del ministero degli Esteri ucraino, pubblicato alle 14 ora locale, funzionari hanno affermato che un elicottero russo K-52 e tre elicotteri sono stati abbattuti vicino a Gostomel nella regione di Kiev.

Ore 14.31 Kiev ha presentato una richiesta urgente di assistenza medica
Lo ha fatto tramite il meccanismo di protezione civile dell’Ue. L’invito a tutti gli Stati membri e gli Stati partecipanti è di rispondere immediatamente con offerte di assistenza. “Il momento di aiutare è ora”. Lo scrive in un tweet il commissario europeo per la gestione delle crisi Janez Lenarcic

Ora 14.25: Bomba vicino alla scuola italo-ucraina
“Stamattina abbiamo sentito i bombardamenti alla periferia di Zhytomyr, a 40 km da qui, dove c’è la base aerea di Ozerne. I bambini sono rimasti a casa, a scuola ora siamo solo in 6 tra docenti e personale. Siamo nel rifugio e cerchiamo di capire cosa fare”. Lo dice all’Ansa Nataliya Nagalevska, insegnante della scuola italo-ucraina ‘Vsesvit’ di Zhytomyr, a 150 km a ovest di Kiev. “La nostra provincia confina con la Bielorussia, girano voci che qualche carro armato sia entrato da lì”

Ore 14.12: Bielorussia, pronti a dislocare missili
Il presidente della Bielorussia, Luakshenko, ha rivelato di essere pronto a discutere con Vladimir Putin la possibilità di dislocare missili sul proprio territorio. La Bielorussia, insomma, potrebbe ufficialmente diventare un punto d’attacco contro l’Ucraina.

Ore 13.50: Ucraina, catturati soldati russi
“I soldati della 93a brigata meccanizzata ‘Cold Yar’ hanno catturato due soldati russi dall’unità 91701 del reggimento motorizzato Yampol”. Questo è quanto riferisce il sito del giornale ucraino, Kyiv Independent, citando un tweet del comandante in capo delle forze armate ucraine che posta anche le foto dei due soldati

Ore 13.28: Abbattuto jet ucraino, 5 morti
Un aereo militare dell’esercito ucraino, si apprende, è stato abbattuto nella regione di Kiev causando la morte di 5 persone: la conferma è arrivata dal servizio di emergenza dell’Ucraina, che ha rivelato che a bordo del velivolo ci fossero 14 persone.

Ore 13.25: Mosca, “pronti al negoziato. Le condizioni”
Dopo l’attacco, primo spiraglio. La Russia si dice pronta a tenere negoziati con la leadership ucraina sul suo status neutrale e sulla promessa di non ospitare armi sul suo territorio: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto rilanciato dall’agenzia Interfax. “Vladimir Putin ha espresso la sua visione su ciò che ci aspetteremmo dall’Ucraina per risolvere questi problemi concettualmente di ‘linea rossa’. Si tratta del suo status neutrale e del rifiuto di ospitare armi”, ha detto Peskov aggiungendo che “la domanda è se la leadership dell’Ucraina è pronta a parlare di questo”.

Ore 13.05: Tre obiettivi
L’attacco di Putin all’Ucraina si concentra almeno su tre differenti obiettivi. Gli elicotteri hanno iniziato l’attacco dal cielo all’aeroporto di Hostopol, il secondo per importanza della capitale Kiev. Fonti russe parlano invece dello «sfondamento» delle loro truppe alla frontiera con l’Ucraina. Pioggia di missili infine sul porto di Odessa, dove si contano 18 morti.

Ore 13: Kiev nel mirino
Ora è drammaticamente ufficiale: le russe si trovano già nella regione di Kiev. Il Fsb (il servizio segreto russo) ha affermato che “le guardie di frontiera ucraine stanno lasciando in massa i loro posti di schieramento al confine russo-ucraino. A partire dalle 13:00, le guardie di frontiera ucraine hanno lasciato tutte le unità al confine russo-ucraino”. Poi le conferme dei soldati ucraini alla frontiera: le truppe russe hanno sfondato e sono penetrate nella regione di Kiev.

Ore 12.55: Usa, truppe al confine
Si muove anche l’esercito degli Stati Uniti, che si avviano verso il confine tra Polonia e Ucraina per aiutare nell’accoglienza dei profughi in fuga dall’Ucraina. Lo ha confermato un portavoce dell’esercito al New York Times. Si tratta di 5.500 soldati arrivati in Polonia questo mese hanno lavorato con le forze polacche per creare 3 centri di accoglienza vicino al confine

Ore 12.44 Nato, “niente truppe in Ucraina”
“Non accetteremo mai brutali violazioni dell’integrità territoriale di un Paese alleato come quella che stiamo vedendo: questa invasione non è una sorpresa e per questo abbiamo rafforzato in misura significativa con truppe, navi e forza aerea la nostra presenza nella parte orientale. Abbiamo deciso di rafforzare ulteriomente dando  più autorità ai comandi militari di muovere e dispiegare forze dove necessario”. Queste le parole del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, parole pronunciate al termine della riunione del Consiglio Atlantico.”Una misura preventiva e non offensiva”, ha aggiunto. Poi le accuse alla Russia: “Ha chiuso la porta a una soluzione pacifica”.

Ore 12.38: Kiev, aeroporti sotto attacco
Funzionari ucraini rivelano che un elicottero russo sta tentando di atterrare nell’aeroporto militare di Hostomel, appena fuori Kiev. Lo rende noto su Twitter il corrispondente del Wsj, Yaroslav Trofimov. Altre fonti, sempre sui social, pubblicano dei video di un attacco in corso, sempre a questo aeroporto, che è il secondo della capitale ucraina.

Ore 12:24: Kharkiv, intensi combattimenti
I combattimenti più violenti a quest’ora si registrano intorno alla città di Kharkiv, il principale centro abitato nella parte ucraina del Donbass, seconda città per dimensioni dell’Ucraina. I video ripresi che circolano sui social network testimoniano una battaglia con fuoco massiccio di armi leggere e artiglieria che prosegue dalle prime ore del giorno. Almeno un blindato leggero russo è stato distrutto.

Ora 12.13: Crimea, la conquista del canale
I carri armati russi partiti dalla Crimea hanno superato Nova Kakhovka, sull’estuario del fiume Dnepr. A confermarlo molteplici fotografie, si tratta dei tank con la ormai famosa Z bianca sulle fiancate. La manovra mira a  prendere il controllo del canale artificiale costruito per portare in Crimea l’acqua del fiume: la principale fonte dei rifornimenti idrici per la penisola occupata da Mosca nel 2014, che da allora era stata interrotta dalle autorità ucraine.

Ora 12.04: Stoltenberg: “Russia minaccia sicurezza euroatlantica”
“Gli alleati della Nato condannano con la massima fermezza l’orribile attacco della Russia all’Ucraina, che è del tutto ingiustificato e non provocato. I nostri pensieri sono con il popolo ucraino. Le azioni della Russia rappresentano una seria minaccia per la sicurezza euro-atlantica”: queste le parole su Twitter del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Ore 11.54: nuovo raid di missili – Stando a quanto riporta Sky News, l’Ucraina in questi istanti viene colpita da una seconda ondata di attacchi missilistici, stando a quanto afferma il consigliere del presidente ucraino Zelensky. Pochi minuti fa, un’esplosione era stata udita nella capitale ucraina, Kiev.

Ore 11.31: carri armati russi a Kharkhiv – I carri armati delle forze di invasione russe entrano a Kharkhiv, la seconda città ucraina per dimensioni. Lo riporta la Bbc, citando le notizie che giungono dal terreno e fonti della sicurezza ucraina.

Ore 11.18: Ucraina, stop rapporti diplomatici con la Russia. Bielorussia chiude spazio aereo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato di aver ”troncato i rapporti diplomatici con la  Russia”. Perché ”questa mattina passerà alla storia, ma è una storia diversa per l’Ucraina e la Russia”, ha dichiarato per poi definire la Russia “come la Germania nazista”. E ancora, si apprende che lo Stato maggiore delle forze armate di Minsk hanno chiuso parte dello spazio aereo bielorusso ai voli civili: a riferirlo l’agenzia Interfax.

Ore 10.38: “Kiev non si arrende”
Mentre la Russia invade, i separatisti filo-russi di Donetsk denunciano l’offensiva ucraina. Si tratta solo di un pretesto? “L’intensità dei bombardamenti da parte dell’esercito ucraino sta aumentando…, non stanno deponendo le armi, la situazione è complicata, il raggruppamento militare è molto grande”. Così in un’intervista all’emittente tv Rossiya 24 il vice comandante delle milizie della Repubblica popolare di Donetsk, Eduard Basurin.

Ore 10.31: ecco i blindati con la “Z”
Un convoglio militare russo in Crimea con la misteriosa lettera “Z” dipinta su veicoli è stato visto muoversi verso il Nord verso l’Ucraina. Di questi tank si è molto parlato negli ultimi giorni: non è chiaro cosa rappresenti la lettera. La notizia è stata rilanciata dalla Reuters che cita un testimone. Un secondo convoglio di veicoli militari con la stessa lettera (che non esiste nell’alfabeto russo) era parcheggiato a Krasniperekopsk a circa 40 km (25 miglia) dal confine tra la Crimea e l’Ucraina. E il mistero continua.

Ore 10.30: “Ci attaccano su tre fronti”
Le parole del consigliere della presidenza ucraina Mykhailo Podolyak alla Ap: “Siamo stati attaccati su tre fronti, da Nord, Est e Sud, prese di mira strutture militari e basi aeree. I soldati ucraini stanno combattendo duramente. Ci sono stati morti e feriti. L’Ucraina ora ha bisogno di un supporto tecnico militare e finanziario specifico insieme a sanzioni contro la Russia”. Secondo quanto si apprende, l’esercito di Putin si è spinto all’interno dell’Ucraina per cinque chilometri nelle regioni di Kharkiv e Chernihiv

Ore 9,48: sbarco a Odessa – I fanti di marina russa sono sbarcati ad Odessa, principale porto ucraino sul Mar Nero, secondo quanto riporta il corrispondente Rai da Mosca. Il ministero della difesa russo inoltre ha affermato di aver distrutto il sistema di difesa antiaereo ucraino e che sta effettuando bombardamenti “chirurgici”, con missili telecomandati, su obiettivi precisi e non bombarderà le posizioni dell’esercito ucraino che abbandoneranno le armi. Il presidente bielorusso, Lukashenko, intanto ha negato che i soldati della repubblica stiano partecipando all’offensiva russa. Offensiva russa anche dalla Crimea verso la città ucraina di Mariupol.
Ore 8.59: mar d’Azov in mani russe – L’Agenzia federale per il trasporto marittimo e fluviale russa ha annunciato la sospensione della navigazione nel Mar d’Azov dopo un messaggio ricevuto dal ministero della Difesa. “Sulla base di un avviso ricevuto dal ministero della Difesa”, “in relazione allo svolgimento delle misure antiterrorismo, la navigazione nel Mar d’Azov è sospesa dalle 4 del mattino” di oggi “fino a nuovo avviso”, ha riferito a Interfax il servizio stampa di Rosmorrechflot.
Ore 8.00: “Non è una guerra” – “Un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili”, spiega all’alba il presidente russo Putin: “Gli Stati Uniti rifiutano di trattare sulle nostre richieste di sicurezza. Chi interferirà ne pagherà le conseguenze”. “Non è una guerra – spiega ancora Putin -, ma un’operazione militare speciale”. Forti esplosioni nelle città ucraine, non solo al confine, ma fino a OdessaKharvik Mariupol, nel Sud del Paese. Nella capitale Kiev suonano le sirene e il sospetto, non ancora confermato, è che sia in corso un’operazione russa per prendere il controllo dell’aeroporto. L’attacco avrebbe già fatto centinaia di vittime, secondo la Cnn. “L’Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin: il momento di agire è ora”, ha annunciato il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, secondo il quale “Putin ha lanciato un’invasione su larga scala. Le nostre pacifiche città sono sotto attacco, questa è una guerra di aggressione”. Secondo il presidente Zelensky, nel mirino ci sono infrastrutture militari ucraine e invita i cittadini alla calma e a stare a casa.

Biden: “Catastrofica perdita di vite umane” – “Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane”, è la condanna del presidente americano Joe Biden. secondo cui Mosca “è responsabile per la morte e la distruzione che l’attacco porterà”. Dura anche la posizione dell’Onu, con il segretario generale Guterres che aveva appena chiesto a Putin di fermare le truppe e dare una chance alla pace, interviene dopo l’attacco: “E’ il momento più triste del mio mandato da segretario generale Onu. Devo cambiare il mio appello: presidente Putin, nel nome dell’umanità, porta indietro le truppe russe. Questo conflitto deve fermarsi ora, questa guerra non ha senso e viola i principi della Carta Onu”.