Trovati resti umani in un pozzo: potrebbero essere di Angelo Tricarico, scomparso nel 2013

 

San Marco in Lamis, 16 marzo 2024 – Un misterioso e inquietante ritrovamento ha scosso la comunità di San Marco in Lamis, in provincia di Foggia. I carabinieri della Compagnia di San Giovanni Rotondo hanno infatti scoperto, all’interno di un pozzo nelle campagne locali, alcuni resti umani, inclusa la scatola cranica. Questo ritrovamento ha immediatamente attirato l’attenzione degli investigatori, avviando un’indagine per identificare la vittima.

Le prime analisi e le circostanze del ritrovamento suggeriscono che i resti potrebbero appartenere ad Angelo Tricarico, un giovane di 27 anni scomparso senza lasciare tracce nell’agosto del 2013 dal vicino comune di San Nicandro Garganico. Da allora, di lui non si sono avute più notizie, rendendo il suo caso uno dei tanti misteri irrisolti della regione. Gli investigatori, guidati da indizi preliminari e dalla posizione in cui sono stati ritrovati i resti, considerano plausibile che la vittima possa essere stata oggetto di un’aggressione.

Le ossa presentano infatti segni di ferite da oggetto contundente, suggerendo una morte violenta. L’ipotesi che l’omicidio sia avvenuto altrove e che il corpo sia stato successivamente trasferito nel pozzo per occultare il delitto è attualmente una delle piste principali seguite dagli inquirenti. Il pozzo, che in passato era pieno d’acqua, rappresenta un triste teatro di questo macabro ritrovamento. L’intenzione di nascondere i resti in un luogo così isolato e difficile da ispezionare evidenzia la premeditazione dietro questo atto. La comunità di San Marco in Lamis e le aree limitrofe restano in attesa di ulteriori sviluppi, sperando che la verità emerga presto e che giustizia possa essere fatta per Angelo Tricarico e i suoi cari. Le indagini sono tuttora in corso e gli inquirenti stanno lavorando senza sosta per fare luce su questo caso, attraverso esami forensi e la raccolta di testimonianze che possano aiutare a ricostruire gli ultimi momenti della vita della vittima. La speranza è che il ritrovamento possa finalmente offrire delle risposte dopo anni di domande senza risposta, portando conforto alla famiglia di Tricarico, che ha atteso a lungo notizie del proprio caro.