Tre marocchini clandestini tentano di uccidere due studenti a Firenze

Una festa universitaria tramutatasi in un incubo a Firenze. Sono stati arrestati tre marocchini responsabili di un’aggressione violenta dove sono rimasti feriti due studenti, anch’essi marocchini. I tre sono stati portati in carcere. I carabinieri della stazione di Rifredi hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di tentato omicidio, rapina e lesioni personali in concorso i tre uomini nordafricani, pregiudicati, clandestini e senza fissa dimora (i fratelli S.Y. 38enne e S.A. 32enne; il 21enne E.K.).

I tre marocchini sono clandestini senza fissa dimora
I tre erano stati riconosciuti e fermati in via Baracca dai militari che da giorni erano sulle loro tracce. La convalida del fermo da parte del gip del Tribunale ha trovato conferma nelle indagini successive. I tre sono ritenuti responsabili, insieme ad un altro connazionale tuttora ricercato, dell’aggressione avvenuta lo scorso 15 marzo presso il Polo Universitario di Novoli, durante una festa, nel corso della quale due studenti rimasero entrambi feriti al volto e uno anche accoltellato all’addome.

Circondati e presi a bottigliate
Le indagini hanno consentito di ricostruire in poco tempo l’intera vicenda mediante le testimonianze delle stesse vittime, dei presenti alla festa, del personale medico intervenuto e grazie anche alle telecamere di videosorveglianza. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma, gli autori dell’aggressione, dopo aver circondato una delle vittime per asportargli il portafoglio contenente la somma di 60 euro, alla richiesta di quest’ultimo che ne voleva la restituzione è stato colpito al volto da un pezzo di vetro di una bottiglia di birra precedentemente rotta da uno degli aggressori. L’altro studente, intervenuto in aiuto del ragazzo aggredito, è stato a sua volta colpito al volto con una bottiglia e, durante la fuga, all’addome con un coltello che gli ha tagliato un’arteria tanto da rendere necessario un intervento chirurgico d’urgenza per salvargli la vita. Non paghi delle ferite già inferte ai malcapitati, gli aggressori si sono recati anche all’ospedale dove hanno incrociato gli amici delle vittime in attesa di notizie dei feriti, alcuni dei quali sono stati picchiati. Durante la fuga uno degli inseguiti ha perso il portafogli, prontamente recuperato e trafugato dal gruppo di aggressori, i quali hanno desistito solo alla vista di una pattuglia dei carabinieri. Le indagini proseguono per verificare eventuali responsabilità di altri soggetti nell’aggressione, oltre ai tre arrestati che, dopo le formalità rito, sono stati associati alla casa circondariale di Firenze Sollicciano.