Torre Maura, anche i rom protestano: il Comune ci ha sequestrato, fateci uscire da qui

Situazione ancora molto tesa a Torre Maura, dove anche i rom si lamentano e desiderano essere trasferiti: “Siamo sequestrati dal Comune”, accusano quelli che si trovano all’interno della struttura in via dei Codirossoni. Oggi pomeriggio sono previsti nuovi trasferimenti in strutture che non sono risultate gradite a 10 dei 15 tra uomini e donne fatti uscire nella serata di mercoledì su un pulmino scortati dagli agenti della Polizia Locale.

I rom dicono: siamo prigionieri
“Siamo prigionieri d’Italia, gli abitanti hanno ragione, dobbiamo andare via da qui”, urlano i rom, affacciati alle finestre della struttura. Vogliono andare via, si sentono “presi in ostaggio”, non vogliono restare come già avevano protestato quanti hanno poi deciso di farsi lasciare in strada, alla stazione di Torrenova, dagli agenti della Polizia Locale.

La Cei: no alla guerra tra poveri
Attenzione a non favorire ”una guerra tra poveri”, ammonisce intanto il segretario generale della Cei mons. Stefano Russo commentando la rivolta esplosa a Torre Maura. ”Stare attenti a non favorire una guerra tra poveri – ha detto Russo nella conferenza stampa al termine del Consiglio permanente – il nostro sguardo è rivolto alle persone chiunque esse siano”. Si tratta, ha detto ancora, ”di favorire l’integrazione soprattutto a chi è più in difficoltà ”.