“Toninelli ci fa perdere voti…”. L’M5s esplode, è resa dei conti

 

Il Movimento Cinque Stelle adesso è in tilt. I grillini ormai sono letteralmente spaccati in due.

Da un lato la fronda dall’altro ci sono i governisti. Ma le batoste elettorali adesso rischiano di mettere in discussione davvero tutto. E così ad aprire la resa de conti interna sono le parole del fondatore del Movimento, Grillo, che nel corso di uno spettacolo a Catania ha dichiarato la sua resa: “Perdiamo? Forse non siamo all’altezza, forse siamo principianti come dicono”. Parole dure che creano qualche imbarazzo anche dentro al Movimento. Ma attenzione: a far salire la temperatura dentro le mura del Movimento arrivano anche le parole del sottosegretario M5s Buffagni.

Ai microfoni di Radio Capital afferma: “Se perdiamo voti quando parla? Non posso rispondere”. Poi fa una pausa e se la ride. Un gesto che di fatto lascia intendere quanto sia grande la tensione tra i pentastellati. Buffagni poi corregge il tiro: “Danilo Toninelli sta svolgendo un grande lavoro in un ministero non facile. Non ho voluto rispondere perchè una domanda così non meritava risposta e per questo mi sono limitato a una risata”.

Ma a sottolineare il grande scontro interno dei Cinque Stelle sono le parole del grillino Battelli che manda un messaggio di fuoco alla fronda e soprattutto alla leader dei malpancisti, Paola Nugnes: “Un consiglio: affronti e sfati la profezia di Fassino, si candidi lei per guidare il M5S. Non abbiamo bisogno di picconatori ma di visione e proposte”, afferma all’Adnkronos. Poi arriva l’affondo più duro: “Se non vi sta bene la linea allora andate via”. Parole al veleno anche da Elena Fattori, altra ribelle, che ai microfoni di Radio Uno afferma: “Secondo me Luigi deve fare solo il capo politico, che è già un impegno enorme. Non dovrebbe ricoprire tutti gli incarichi che sta ricoprendo, il resto gli ruba solamente tempo e ci sono persone altrettanto preparate che possono sostituirlo”. Un invito a Di Maio a farsi da parte. Insomma tra i Cinque Stelle ormai è scontro totale. Nel mirino è finito anche lo staff di Di Maio colpevole, secondo i ribelli, di consigliarlo male. Dopo Sardegna e Abruzzo è tutti contro tutti. Il Movimento si scioglie come neve al sole… 

 

Fonte: http://www.ilgiornale.it/