Terremoto, lieto fine per nonna Peppina: “Nessun abuso edilizio”

È diventata il simbolo di tutti i terremotati, dopo il sisma del 2016 che ha messo in ginocchio le Marche.

Finalmente, ha lieto fine la storia di nonna Peppina, la 96enne di Fiastra (provincia di Macerata) che si era trasferita in una casetta abusiva” dopo il sisma del Centro Italia.

Oggi, il Tribunale di Macerata ha infatti statuito che nel suo caso non vi è alcun abuso edilizio, dichiarando che “il fatto non costituisce reato”. I giudici hanno così assolto i committenti, la figlia e il genero della signora, e anche il titolare dell’impresa edile di Fiastra che realizzò l’abitazione.

Nel 2017 la storia dell’anziana divenne un vero e proprio caso nazionale, quando i carabinieri sequestrarono la casa di Giuseppa Fattori, 97anni il 26 novembre prossimo, a seguito di una denuncia anonima. I forestali sfrattarono di fatto la signora e misero i sigilli all’abitazione che le sue figlie le avevano fatto costruire dopo il terremoto, per non farle abbandonare la sua terra.

Dopo due anni di odissea giudiziaria, la parola fine su un caso che ha toccato, e ferito, tutti i terremotati.