Tensione alla Camera: “Ora la parola ‘partigiano’ è diventata sconveniente”

 

Momenti di tensione sono scoppiati in Aula alla Camera, quando il centrodestra ha contestato la presidente di turno, Maria Edera Spadoni, del Movimento 5 Stelle.

A far scattare le proteste è stata la decisione della Spadoni di revocare una votazione sulla Ratifica ed esecuzione della Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro, riguardante l’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro. La revoca è stata decisa data l’impossibilità di alcuni deputati di partecipare alla votazione, essendo ancora riuniti nella commissione Finanze.

La decisione non è piaciuta al centrodestra. Il primo ad insorgere è stato Simone Baldelli di Forza Italia, seguito dagli esponenti della Lega e Fratelli d’Italia. In particolare, Andrea Delmastro Delle Vedove, di FdI, ha pronunciato l’intervento più duro nei confronti della presidente Spadoni, arrivando a surriscaldare il clima già teso. Delmastro, infatti, ha accusato Maria Edera Spadoni di non saper dirigere l’Aula della Camera, assumendo decisioni “faziose” e “partigiane”. A seguito di queste dichiarazioni, la presidente 5 Stelle ha richiamato all’ordine il deputato: “Se un deputato pronuncia parole sconvenienti è facoltà della presidenza richiamare all’ordine”. Al che il centrodestra è insorto nuovamente: “Prendiamo atto che non si può più pronunciare la parola partigiano in Aula perchè sconveniente”, ha ironizzato Bordonali della Lega. E anche Delmastro ha risposto a tono al richiamo all’ordine della Spadoni.

“Lei ha ritenuto che ‘partigiano’ fosse un termine sconveniente- ha attaccato il rappresentante FdI- Nella lingua italiana significa ‘seguace o fautore per lo più fazioso’. E io di quello la accusavo”. “Ma- continua il deputato- storicamente partigiano designa anche altro. Ma anche in quel caso io non lo definirei sconveniente”. Poi, l’affondo: “Trovo disarmante il silenzio della sinistra che sente dire che partigiano è un termine sconveniente”.

Per il centrodestra, l’annullamento della votazione crea un precedente pericoloso, perché l’idea è che non si possanno annullare le votazioni a causa delle sedute di commissione. La presidente, però, sostiene che il voto non sia stato annullato, ma revocato e che non siano stati creati precedenti. In ogni caso, per placare gli animi dopo il duro intervento di Delmastro, la Spadoni ha detto: “Revoco il richiamo all’ordine, andiamo avanti”.

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