Tensione al confine con l’Ucraina, Varsavia fa alzare in volo i caccia

La notte squarciata dai caccia: Polonia in allerta dopo l’offensiva russa sull’Ucraina

Il silenzio notturno al confine polacco-ucraino è stato brutalmente spezzato dal rombo dei caccia polacchi. Varsavia ha fatto alzare in volo i suoi aerei da guerra e ha dichiarato la massima allerta operativa dopo una nuova ondata di attacchi russi contro la regione di Leopoli, a pochi chilometri dal territorio polacco.

Operazioni preventive e difesa in massima prontezza

Il Comando operativo delle Forze armate polacche ha informato che «gli aerei polacchi e alleati stanno operando intensamente nel nostro spazio aereo», precisando che i sistemi di difesa e i radar a terra sono stati portati allo «stato massimo di prontezza». Le misure sono definite “preventive” e mirano a tutelare lo spazio aereo nazionale, in particolare le aree vicine al confine con l’Ucraina.

Il comunicato ufficiale sottolinea che la mobilitazione è motivata dalla necessità di proteggere i cittadini da potenziali minacce derivanti da operazioni belliche troppo vicine al territorio polacco.

L’offensiva russa sull’Ucraina occidentale

Nella notte tra sabato e domenica, la Russia ha lanciato un attacco su vasta scala con droni e missili in diverse aree dell’Ucraina occidentale, colpendo città come Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, ma anche Kiev, Dnipro e Odessa.

A Zaporizhzhia, un attacco combinato di droni e bombardieri ha causato almeno una vittima e nove feriti, secondo il capo dell’amministrazione regionale Ivan Fedorov. Le infrastrutture essenziali sono state danneggiate: interi quartieri sono rimasti senza elettricità né acqua.

A Leopoli, le esplosioni hanno provocato interruzioni nel servizio di trasporto pubblico e blackout parziali della città, come confermato dal sindaco Andriy Sadovyi.

Secondo le autorità ucraine, la difesa aerea ha abbattuto 73 droni lanciati da Mosca, sebbene questo dato non sia stato verificato in modo indipendente. Le autorità ucraine segnalano il rischio di ulteriori attacchi con missili da crociera, specialmente considerando il decollo di bombardieri strategici russi Tu-95.

Una risposta della NATO sotto osservazione

In reazione alla violenta escalation, la Polonia ha schierato i suoi caccia F-16 e attivato la cooperazione con aeromobili alleati della NATO presenti sul suo territorio. I media locali parlano di una “difesa aerea completamente mobilitata”.

Tale intervento, avvenuto poche ore dopo i raid russi, evidenzia quanto la tensione lungo il fronte occidentale del conflitto stia crescendo. L’elemento più critico è il rischio che una bomba fuori traiettoria o un’esplosione al di là del confine possa scatenare una crisi diplomatica o militare coinvolgendo direttamente l’Alleanza Atlantica.