Superbonus, il giorno più lungo per Meloni con l’ennesima mossa a sorpresa del Cav

Per il Superbonus oggi si prefigura il giorno più lungo per Giorgia Meloni con l’ennesima mossa a sorpresa del Cav che spiazza tutti: il previsto incontro fra Governo ed imprese ha visto Silvio Berlusconi “difendere” l’operato della premier sul reset della misura che sta creando polemiche accesissime e che rischia di mandare sul lastrico 100mila lavoratori e 30mila imprese.

Ieri la Meloni era intervenuta via social per difendere il decreto sul superbonus 110%.

Superbonus, il giorno più lungo per Meloni
A suo parere quella misura così com’era prima del colpo di spugna del 16 febbraio “a ogni italiano è costata 2mila euro e quando spende lo Stato, nulla è gratis”. Ed a fronte di un “costo totale” dei crediti del superbonus “attualmente è di 105 miliardi di euro” aveva difeso l’operato del “suo” Cdm.

Poi aveva spiegato: “Abbiamo cercato di sanare una situazione che è diventata purtroppo fuori controllo, con esiti che possono essere imprevedibili e molto pesanti”, una misura che “l’ho detto, lo ripeto, nasceva con intenti condivisibili, ma che è stata scritta così male, fatta così male, che ha generato una serie enorme di problemi che noi oggi abbiamo ereditato e siamo tenuti a cercare di risolve”.

Berlusconi: “Giustificato ed inevitabile”
Bene ma non benissimo, con sindacati, imprese, opposizione e Forza Italia che erano insorti. Anzi, Forza Italia no, o almeno non più, visto che Silvio Berlusconi, uno a cui piace fare sorprese, si è improvvisamente detto d’accordo con l’intervento del governo Meloni, definendolo “giustificato e inevitabile”. In un post Facebook ha scritto il Cav: “In merito alla questione del Superbonus, che sta creando agitazione tra le categorie ed ha provocato reazioni anche da parte dei nostri gruppi parlamentari, voglio ricordare che si tratta di una misura adottata dal Governo Conte, il governo degli indistinti bonus a pioggia, soggetti a continue modifiche ed interpretazioni che hanno provocato un clima di costante incertezza per le imprese interessate“.