SORELLE GIULIA E ALESSIA PISANU: È SUCCESSO DURANTE I FUNERALI

Oggi, venerdì 5 agosto, è stato il giorno dell’addio terreno alle sorelle Giulia e Alessia Pisanu, 17 e 15 anni, travolte e uccise, domenica 31 luglio, alle 6:40, da un Frecciarossa proveniente da Pescara e diretto per Milano, che viaggiava sui 200 chilometri orari. A nulla sono servite le urla dei testimoni, il fischio del macchinista, i freni tirati al massimo per evitare l’inevitabile.

Sul binario 1 della stazione di Riccione, sono bastati 12 secondi, a mettere la parola fine alle loro giovani vite. La riserva è stata sciolta dopo il nulla osta conferito dall’autorità giudiziaria, che sta indagando sull’impatto fatale, così, dalle 8 di stamattina, è stata aperta la camera ardente, con una processione silenziosa e triste che ha iniziato ad avvicendarsi per portare un ricordo, un saluto alle due giovani sorelle decedute.

Un intero paese, quello di Madonna di Castenaso, completamente sotto choc, stretto in una sorta di abbraccio collettivo, attorno ad una famiglia distrutta, devastata dalla perdita di queste splendide ragazze, che ancora non si capacita di come sia potuta accadere una disgrazia simile. E’ un giornata di lutto cittadino a Castenaso, avvolto dal silenzio, con le saracinesche dei negozi abbassate, gli eventi cancellati per rispetto e solidarietà verso la famiglia Pisanu.

Da stamattina all’alba una gigantesca corona di fiori è stata collocata davanti alla chiesa in cui si sono tenute le esequie pubbliche, perché le due ragazze erano molto benvolute e amate, mentre la cerimonia, per volere dei genitori delle vittime, è stata semplice, sobria. In fin dei conti, la loro villetta a due piani è rimasta sempre col cancello aperto, per dare a tutti la possibilità di esprimere il loro cordoglio.

Durante la cerimonia, iniziata alle 10:30 nella Chiesa della Madonna del Buon Consiglio, dove il parroco Don Giancarlo ha avuto Alessia e Giulia al catechismo, per volere dei familiari, non sono state consentite riprese audio-video, né foto.

Non sono mancati i rappresentanti istituzionali, il sindaco Gubellini, i colleghi del comune di Bologna, della città metropolitana, della regione, il sindaco di Riccione Daniela Angelini, ma soprattutto non è mancato il calore degli abitanti che non sono riusciti a trattenere le lacrime, la commozione, la rabbia contro un destino crudele che ha portato via queste stupende ragazze dopo una serata vissuta all’insegna della spensieratezza e dell’allegria, come tutti gli adolescenti d’oggi.

Non è tempo di puntare il dito o di colpevolizzare nessuno. E’, piuttosto, il tempo del raccoglimento, della preghiera, del silenzio, dinnanzi alle 2 bare bianche con i nomi delle due ragazze incisi, poste una accanto all’altra, ricoperte dalla mamma, straziata dal dolore, di fiori, con sopra le loro foto.

In fin dei conti, tutta la chiesa è strapiena di fiori, bianchi e girasoli, perché pure e solari erano Giulia e Alessia, unite nella vita e nella morte… una morte alla quale non si troveranno mai tutte le risposte, in cui tanti rimarranno gli interrogativi.

Loro saranno per sempre giovani, in un’altra dimensione, ma sempre splendide, con la loro immacolata bellezza. Una comunità intera, stretta nel silenzio, deve purtroppo dar loro l’ultimo saluto terreno. Sono scene strazianti, che trafiggono il cuore come lame.

Nelle lacrime che rigano i volti degli amici, dei parenti, dei genitori, è racchiusa la cronaca di una tragedia consumatasi in pochi istanti, in cui non servono cinismi, esasperazioni, colpevolizzazioni. Giulia e Alessia sono in una terra nuova, quella che vediamo con gli occhi del cuore. Due figlie, volute, cresciute, amate, insieme in un ‘altra dimensione.