«Solo 2mila persone a piazza del Popolo»: così la Questura “boicotta” la manifestazione del 4 luglio

 

Doveva essere una grande manifestazione di popolo, e tutto faceva prevedere che lo sarebbe stata. Senonché, a quanto trapelato, l’autorità costituita ha posto dei vincoli severissimi alla manifestazione del 4 luglio, indetta dal centrodestra in piazza del Popolo a Roma.

Le restrizioni alla manifestazione del 4 luglio
I limiti prescritti dalla questura in nome dell’emergenza sanitaria prevedono misure restrittive di accesso alla piazza difficili da capire, specie per quanto riguarda i numeri. Si parla di duemila persone al massimo, ingressi controllati e numerati, un piccolo palco centrale, distanziamento per pubblico e giornalisti. A quanto apprende l’AdnKronos, le limitazioni sono state letteralmente “imposte” ai leader del centrodestra per la concessione della piazza. Ma la piazza, isola pedonale nel cuore di Roma, misura circa 16mila metri quadri, che possono contenere tranquillamente 65mila manifestanti. Di tutte queste migliaia, però, la polizia ne lascerebbe entrare solo 1800-2000. Un numero davvero esiguo, che infatti desta qualche perplessità tra gli organizzatori.

Ma per le sardine tutti questi vincoli non ci sono stati…
Fonti parlamentari di Fratelli d’Italia temono che si rischi l’effetto opposto a quello voluto, perché “aprire solo a duemila persone lascerà troppa gente assiepata fuori dalle transenne”, ha spiegato un deputato. L’ipotesi di rinviare comunque non viene presa in considerazione, mentre in casa Lega si pensa a piazze concomitanti in diverse città. “Ormai la macchina – ha chiarito un altro parlamentare – è avviata”. Qualcun altro, ha fatto poi notare, come “per la manifestazione delle Sardine contro il razzismo” dopo la morte di Georg Floyd, lo scorso 7 giugno, c’erano “almeno 7mila persone, senza che nessuno dicesse nulla“.

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