Sindaco leghista dice no all’accoglienza: ho 300 famiglie italiane da sfamare prima.

L’unico a negare l’accoglienza ai migranti circa due anni fa, su 18 comuni interpellati, fu il sindaco di Cologno Monzese.

Per molti fu motivo di aspre polemiche, così IlGiornale lo intervistò per comprendere le ragioni della sua discussa decisione.

Di seguito il botta e risposta con Angelo Rocchi del giornalista del quotidiano di Sallusti:

«I cittadini, quando mi hanno eletto, mi hanno votato anche perché ho questa posizione, molto chiara, sull’immigrazione. Non voglio venir meno all’impegno preso con loro».
Però viene meno alla collaborazione all’interno dell’area metropolitana.
«Ci è stato chiesto sì o no. Io ho detto la mia»
Quindi la sua è una chiusura totale, senza margine di trattativa?
«Assolutamente si. Ce ne volevano affidare 74, non ne accoglieremo nemmeno uno».
Questione politica o pratica?
«Sia l’una che l’altra. Seguo la linea del mio partito ma a Cologno c’è già molta tensione sociale».
In che senso?
«Ci sono 300 famiglie che aspettano di avere una casa, ci sono persone che dormono in macchina e case popolari occupate dagli abusivi. Insomma, c’è già parecchio disagio a cui non vogliamo aggiungerne altro».

Adesso la domanda è “Ci aveva visto lungo o è stato troppo prevenuto?”