“Se ti senti così, sei stato contagiato”. La nuova variante c’è ed è più aggressiva: l’emergenza corre
Mentre il mondo sembrava aver lasciato alle spalle l’emergenza sanitaria globale, recentemente si registra una riacutizzazione dell’attenzione su un fenomeno che si credeva superato. Alcuni segnali provenienti da diverse parti del mondo hanno riacceso i riflettori su una variante virale in continua evoluzione, capace di riproporsi in forme nuove e inaspettate; una situazione che, con l’arrivo dell’estate e i suoi spostamenti di massa, rischia di amplificare la circolazione del virus.
Gli esperti invitano alla cautela, sottolineando che non si tratta di un’emergenza paragonabile a quelle passate, ma di un allarme che non va sottovalutato. La causa principale è la diffusione di una nuova variante virale, chiamata Stratus (nome scientifico XFG), un ricombinante nato dall’unione di due lignaggi virali, LF.7 e LP.8.1.2. Questi geni ibridi si stanno già diffondendo in diversi Paesi, inclusa l’Europa, e secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la loro presenza cresce costantemente. Per ora, Stratus viene classificata come variante sotto monitoraggio e non come ad alto rischio, ma il suo potenziale emerge chiaramente dalle caratteristiche che presenta.
Le caratteristiche di Stratus e i rischi legati alla sua diffusione
Una delle peculiarità di questa nuova variante è la maggiore capacità di eludere gli anticorpi prodotti dal sistema immunitario, rendendo più difficile l’efficacia delle difese naturali e di eventuali risposte vaccinali. Questo aspetto preoccupa i ricercatori, specie considerando che in alcune zone, come l’India, Stratus è già diventata la variante dominante. In questi Paesi, i sintomi più comuni sono voce roca, gola irritata, tosse secca, affaticamento e difficoltà nella deglutizione. In altre aree, come il Regno Unito, si segnalano anche febbre leggera, congestione nasale e dolori muscolari, mentre la perdita di gusto e olfatto, caratteristiche delle prime ondate pandemiche, si presenta più sporadicamente.
Raccomandazioni e misure di precauzione
Sebbene nella maggior parte dei casi i sintomi siano lievi, la presenza di rischi maggiori per anziani e persone con patologie pregresse rende obbligatorio mantenere alta la soglia di attenzione. Si raccomanda, quindi, di fare un tampone in presenza di sintomi sospetti e di consultare il medico per valutare l’uso di antivirali specifici, come il nirmatrelvir con ritonavir, specialmente per le categorie più vulnerabili.
L’OMS invita a mantenere alta la guardia e a continuare le misure di sorveglianza, rafforzando la campagna vaccinale tra gli over 65, ancora poco diffusa. Pur non rappresentando al momento una minaccia immediata, la diffusione di Stratus richiede prudenza, soprattutto in questa stagione estiva, in cui i movimenti di persone sono molto intensi e aumenta il rischio di diffusione del virus.