Scuola, movida, trasporti: la Lombardia verso la stretta

L’aumento dei contagi fa paura e anche la Lombardia inizia a prendere le contromisure del caso per arginare la diffusione del coronavirus.

La regione amministrata da Attilio Fontana è quella che negli ultimi giorni ha registrato il maggior numero di contagi in Italia, anche a fronte del maggior numero di tamponi eseguiti. Il governatore della Lombardia ha, quindi, indetto una conferenza stampa per spiegare le nuove misure e i prossimi passi.

Coronavirus, Iss: “In aumento contagi a scuola”
“L’obiettivo è ridurre le persone sul trasporto pubblico locale”, ha dichiarato Attilio Fontana, spiegando così la stretta che si prevede in regione nei prossimi giorni. Tra le misure, il governatore ha sul tavolo una stretta sulle scuole: “C’è la proposta per la didattica a distanza parziale in accordo con i sindaci. Tutti, in maniera condivisa, ritengono che sia necessario chiedere che si proceda a una didattica a distanza parziale per le scuole superiori, con la possibilità di avere una alternanza scuola-didattica a casa e che si cerchi di organizzare una distribuzione dell’inizio delle attività scolastiche”. Un’altra stretta arriverà per gli sport dilettantistici da contatto ma anche per il tempo libero. Attilio Fontana, infatti, durante la sua conferenza ha annunciato che potrebbero esserci “più proposte per una stretta sulla movida”, come il divieto di consumo di bevande sul suolo pubblico. Proprio per ridurre la diffusione del virus, nelle previsioni di Attilio Fontana c’è l’idea di aumentare la percentuale della quota smartworking ma senza allarmismi. “Sono meno preoccupato rispetto a marzo, i lombardi sono attenti a rispettare le misure”, ha dichiarato il governatore, che in conferenza ha spiegato come non ci siano al momento dei grandi focolai accesi ma il coronavirus è diffuso in tutta la regione.

Nonostante questo, Attilio Fontana rassicura che non ci saranno misure draconiane e che quelle previste fino a questo momento saranno meno drammatiche rispetto a quelle introdotte a marzo. A incidere sulla sua decisione anche la coscienza sulvirus acquisita negli ultimi mesi, che permette ai medici di affrontare al meglio i pazienti e, quindi, di gestire in maniera più organica il flusso negli ospedali. “Bisogna far coincidere la lotta al virus con la tutela del lavoro: bisogna trovare la soluzione per tenere insieme questi due aspetti”, ha spiegato il governatore a margine dell’incontro a Palazzo Lombardia. Deciso anche l’intervento del prefetto di Milano, Renato Saccone: “Da domani ci saranno più controlli sull’ordinanza, e saranno ancora più incisivi e massicci”.