Scoperta una super gonorrea che resiste agli antibiotici

In Austria è stata scoperta una super gonorrea che resiste agli antibiotici e il nuovo ceppo della malattia sessuale è stato individuato su un uomo reduce da un rapporto non protetto con una prostituta. Sotto la lente dei ricercatori ci è finito il batterio Neisseria gonorrhoeae, una patologia a trasmissione sessuale che l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera fra le principali minacce alla salute pubblica.

E questo tipo di gonorrea individuata ha una resistenza ancor più estrema agli antibiotici. Come rileva Fanpage “fin dagli anni ’30 del secolo scorso la gonorrea ha manifestato caratteristiche di farmaco-resistenza ed ora l’OMS considera il Neisseria gonorrhoeae un patogeno ad alta priorità”.

Austria scoperta una super gonorrea
Perché? Perché era già resistente agli antibiotici prima e adesso sembra essere diventata resistentissima. Il caso del paziente austriaco è stato studiato e descritto da un team di ricerca internazionale.

Ne fanno parte scienziati dell’Agenzia austriaca per la salute e la sicurezza alimentare di Vienna, poi i colleghi del Centro di collaborazione dell’OMS per la gonorrea e altre malattie sessualmente trasmissibili dell’Università di Örebro, in Svezia. Con loro anche i ricercatori del Dipartimento di Urologia dell’ospedale LKH Hochsteiermark e dell’Institute for Global Health dello University College London. Il paziente, un 50enne, si era infettato ad aprile dopo essere rientrato dalla Cambogia.

Il viaggio in Cambogia e la malattia dopo 5 giorni
Cinque giorni prima aveva avuto un rapporto sessuale senza preservativo con una prostituta e appena ritornato in Austria era stato male con la tipica sintomatologia della gonorrea. Quale? Minzione dolorosa e perdite di fluidi uretrali. All’uomo sono stati somministrati antibiotici del tipo azitromicina e ceftriaxone ma dopo due settimane era ancora positivo al batterio. Dal sequenziamento dello stesso è emerso che si trattava di un nuovo ceppo strettamente correlato al lignaggio “OMS Q”, rilevato in una manciata di casi registrati nel Regno Unito e in Australia nel 2018 con correlazione al Sud-Est asiatico.