Sciopero dei benzinai, Meloni: “Non si torna indietro”

Meloni non torna indietro, salvo ripensamenti resta dunque confermato lo sciopero dei benzinai che partirà da questa sera: “Il provvedimento è giusto non si torna indietro.

La conferma dello sciopero
Dopo la conferma dello sciopero del 24- 26 gennaio comunicata al termine dell’incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso del 20 gennaio, le organizzazioni dei gestori Faib, Fegica, Figisc-Anisa avevano affemato di essere pronti ad accogliere un ripensamento del governo riguardo il decreto trasparenza.

La nota delle organizzazioni dei gestori
Con una nota diffusa a 24 ore dallo sciopero che partirà questa sera alle 19 sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade le organizzazioni affermano che “il Governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di ‘trasparenza’ e ‘zone d’ombra’ solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che non esistono”.

Quindi, aggiungono, “ristabilire la verità dei fatti diviene prioritario”.

Meloni: “Pubblicare prezzo medio è buon senso”
Ma la presidente del Consiglio non sembra lasciare spazio ad ulteriori trattative, Da Algeri, dove si trova in visita di Stato, dopo aver premesso che “Nessuno vuole colpire la categoria”, il provvedimento non si cambia: “Li abbiamo convocati già due volte, il governo non ha mai immaginato provvedimenti per additare la categoria dei benzinai ma per riconoscere il valore dei tanti onesti.

Poi la media del prezzo non diceva che erano alle stelle. Sono state molto poche le speculazioni. Ma non potevamo tornare indietro su provvedimento che è giusto, pubblicare il prezzo medio è di buon senso. Su altro siamo andati incontro“.