Sardine in piazza a Vicenza, l’ira dei commercianti: “Non ci fanno lavorare”
Dopo la manifestazione in piazza Bologna, le sardine stanno invadendo tutte le città italiane.
E ovunque si spostino stanno facendo nascere forti polemiche. Come a Vicenza, dove il prossimo 7 dicembre sono attese in piazza circa 6mila persone.
A creare la pagina Facebook “Sardine Vicenza” e organizzare la manifestazione in città sono stati Cleto “Leo” Ciliberti e Francesca Pozzan. I due, con l’obiettivo di “combattere questa politica” e “di metterci la faccia”, hanno radunato in meno di 24 ore oltre 5mila adesioni. E ora scoppiano le proteste.
Come riporta il Gazzettino, l’onda delle sardine in città è infatti accompagnata da una tempesta social legata al luogo del primo appuntamento ufficiale del movimento di protesta anti Salvini. Il flash mob ittico “democratico e pacifico senza bandiere o simboli di partito” è stato organizzato in piazza Matteotti, nel cuore della città. All’inizio era stata scelta piazza dei Signori, ma il Comune aveva bloccato la richiesta e invitato gli organizzatori a spostare la mobilitazione in un posto non interessato dalle numerose iniziative natalizie per grandi e piccini. “Nella mia vita ho organizzato diverse manifestazioni partendo però sempre dal rispetto dei cittadini – ha dichiarato l’assessore comunale Silvio Giovine -, quel rispetto che da amministratore vorrei registrare anche in chi oggi sembra ignorare quanto importanti siano per i nostri commercianti i week end prenatalizi, ed in particolare quelli in cui tante persone si sono prodigate per creare occasioni di richiamo e di festa”.
Così è stato fatto un nuovo accordo e il raduno è stato trasferito in piazza Matteotti dove si trova palazzo Chiericati, sede del museo civico della città. E anche questa decisione è stata accolta da una pioggia di critiche. A scagliarsi contro le sardine, il gruppo “Vetrine del centro storico”, preoccupato per le conseguenze negative che l’evento rischia di avere sugli acquisti di Natale. “Piazza Matteotti è in centro e bloccherà l’attività ad altri commercianti, che non sono di serie B. Siamo indignati. Tutti hanno il diritto a manifestare, ma non in questo periodo”, hanno tuonato i commercianti. Il gruppo non intende mollare e chiede a gran voce che la manifestazione sia spostata in un altro luogo. Lo shopping natalizio si rivela così sempre più importante per i negozianti che ora sono sul piede di guerra: “Con le difficoltà economiche che affrontiamo, ci precludono il lavoro”.