Salvini riduce le scorte: “chi non rischia andrà in taxi” e Saviano trema davvero. Ecco perchè.

Matteo Salvini aveva promesso che se ne sarebbe occupato e dopo il decreto sicurezza ha proprio intenzione di dedicarsi alle scorte.

A breve, infatti, partirà una razionalizzazione delle 585 scorte attualmente in vigore, di cui 15 per personalità nei confronti delle quali c’è massima allerta.

Durante il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi giovedì, si è affrontato proprio questo argomento e a rivelarlo sono fonti del Viminale.

Il ministro dell’Interno ha intenzione di verificre i dispositivi di protezione per evitare qualsiasi errore di valutazione, prevenendo sprechi o abusi.

I poliziotti, carabinieri e finanzieri coinvolti nel sistema di protezione sono 2.072 e si vuol capire quanto siano indispensabili.

Quando le parole “scorta” e “Salvini” sono accostate, non può mancare il richiamo a Roberto Saviano. Più volte Salvini ha annunciato di volergliela togliere e lo scrittore, altrettante volte, ha reagito male.

Molti si chiedono come mai uno scrittore strapagato che può permettersi un attico negli Stati Uniti abbia bisogno che siano gli italiani a pagargli la scorta.

Ma, non spetta a noi giudicare la legittimità della scorta dell’autore di Gomorra, quindi aspettiamo notizie dalle autorità competenti.

Fonte: IlPopulista