Salvini prepara la maxi squadra che dovrà guidare il partito in modo più collegiale. Tutti i nomi

 

Matteo Salvini annuncia una nuova segreteria della Lega per una gestione più collegiale del partito. Potrebbero essere fino a una ventina i membri del nuovo organo direttivo.

Nella Lega non è in vista il congresso

Stamattina, tornando sul tema, Salvini ha ribadito che si tratta di una operazione ‘tecnica’: “Sono abituato a delegare, quando la gente ti fa crescere devi essere più bravo e più presente“. Ma per ora, nonostante la svolta ai vertici della Lega, il partito non ha all’orizzonte alcun congresso. La Lega per Salvini premier, partito nato nel 2018, prevedeva da statuto, come si legge nelle ‘disposizioni transitorie’, “un congresso federale elettivo, che dovrà essere svolto entro 12 mesi dall’approvazione del presente Statuto”. Poi da convocare, come prevede l’art. 18, da parte del “segretario federale in via ordinaria ogni 3 (tre) anni”. O “in via straordinaria, su richiesta della maggioranza dei membri del consiglio federale o su richiesta del segretario federale”.

Toto nomi sulla maxisegreteria

In attesa del congresso, che dovrà comunque esserci entro il prossimo anno, si è messo in moto il toto-nomi sui ‘delegati’ che prenderanno posto nella maxi-segreteria. Che saranno tanti, quasi a configurare un Politburo in chiave sovranista, dove, a quanto si apprende, finiranno innanzi tutto i tre vicesegretari leghisti, a partire da Giancarlo Giorgetti, che è anche responsabile Esteri del partito, Lorenzo Fontana, già ministro alla Famiglia nel governo gialloverde e Andrea Crippa, l’uomo di Salvini che ha aperto la strada al Sud.

Anche i governatori leghisti ne faranno parte

Dentro il nuovo organismo collegiale, dopo i successi della tornata elettorale, anche i governatori. A partire dal veneto Zaia, vincitore assoluto del voto regionale. E poi Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga e Donatella Tesei, espressioni della leadership leghista in Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Umbria. Certa la presenza del responsabile organizzativo della Lega, il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli. Probabile l’inserimento del capodelegazione Ue, Marco Campomenosi. Dentro, infine, gli attuali capi dei dipartimenti della Lega. A partire da quelli nominati lo scorso 24 giugno da Salvini: gli ex ministri Gian Marco Centinaio, Erika Stefani, Giulia Bongiorno e Alessandra Locatelli, ora a capo rispettivamente dei settori ‘Agricoltura e Turismo’, ‘Autonomia’, ‘Giustizia’ e ‘Disabilità’. Con loro il capo dell’economia in Lega, l’euroscettico Alberto Bagnai.

Gli altri nomi dei papabili

Un posto poi potrebbero trovarlo Vannia Gava (Ambiente) Guido Guidesi (Attività produttive) Filippo Maturi (Benessere degli animali), l’ex candidata in Emilia Lucia Borgonzoni (Cultura), Roberto Paolo Ferrari (Difesa), il fedelissimo salviniano Alessandro Morelli (Editoria e innovazione tecnologica). In corsa anche Paolo Arrigoni (Energia), Luca Toccalini (Giovani), Edoardo Rixi, altro deputato vicinissimo al segretario (Infrastrutture e Trasporti), Claudio Durigon, plenipotenziario di Salvini nel Lazio (Lavoro), Pasquale Pepe (Politiche per il Mezzogiorno), Alessandro Panza (politiche per le aree montane) Luca Coletto (Sanità) Mario Pittoni (Scuola) l’ex vice di Salvini al Viminale, Nicola Molteni (Sicurezza e immigrazione) infine Aurelio Tommasetti all’Università. Restano invece senza nome ancora i capi dei dipartimenti delle ‘politiche a sostegno della Famiglia’, lo ‘Sport’ o le ‘Politiche per la Terza Età’. Nomi che potrebbero arrivare nelle prossime ore.

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