Ruby ter: i giudici valuteranno le parole di Imane Fadil. Testimonieranno anche Sgarbi e D’Urso

Le parole di Imane Fadil, testimone del processo Ruby morta lo scorso 1 marzo a soli 34 anni dopo un’agonia in ospedale, entrano nel processo Ruby ter che vede in tutto 28 imputati, tra cui l’ex premier Silvio Berlusconi che deve rispondere di corruzione in atti giudiziari. E quanto decisivo dai giudici del tribunale di Milano. Nella lunga ordinanza sull’ammissione prove, letta dal presidente della settima sezione penale Marco Tremolada, si evidenzia come entrano nel processo tutte le dichiarazioni della giovane ex modella “rese in corso di indagini o dibattimento”, in quanto “prove legittimamente acquisite”. Tra gli atti su cui si baserà il giudizio della corte anche l’intervista rilasciata all’Espresso da Egidio Verzini, l’ex legale di Ruby morto di recente, affermazioni confermate davanti ai magistrati. Imponente anche la mole di intercettazioni che entra nel dibattimento, per la corte “non c’è ragione per escludere” tutte le prove orali, tra cui i testimoni della difesa come il critico d’arte di Vittorio Sgarbi e la presentatrice televisiva Barbara D’Urso. Il processo ricomincerà, con i primi testi – consulenti tecnici e uomini della polizia giudiziaria – il prossimo 23 settembre.