Roma, a Torpignattara più moschee abusive che chiese (e non solo). La denuncia di FdI

Risse, traffico di stupefacenti, atti delinquenziali. Una delle periferie storiche di Roma, Torpignattara, ha perso il suo volto e la sua anima popolare. «Non è solo più una questione di identità di una zona nella quale gli italiani sono oramai stranieri e ci sono più moschee, peraltro abusive, che chiese». A denunciare la situazione drammatica vissuta dai residenti sono Fabio Sabbatani Schiuma e Daniele Rinaldi, rispettivamente capogruppo e coordinatore di FdI nel Municipio V. «Non è nemmeno solo una questione di legalità, dove l’abusivismo commerciale la fa da padrone e minimarket, frutterie e autolavaggi proliferano, spesso allo scopo solo di eludere la legge sui permessi lavorativi di soggiorno e comunque in barba a ogni regolamento, al cui rispetto gli italiani sono invece tenuti fermamente. Non è solo una questione di degrado urbano, di rifiuti, di illuminazione, di verde abbandonato, dove i Cinquestelle che governano Comune e Municipio sono i primi responsabili. Oramai è una questione di sicurezza, anzi, meglio, di sopravvivenza, tra risse, buio e spaccio. Noi denunciamo continuamente, presentiamo interrogazioni, siamo andati anche in Prefettura con delegazioni di cittadini, ma nulla. Qualcuno intervenga, il Prefetto, la Raggi, Salvini…» .

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