Rissa sfiorata, Camilleri dà del gerarca fascista a Salvini in radio, in tv il ministro replica: ridicolo (Video)

 

Il duello a distanza consumato in tv tra Matteo Salvini e Andrea Camilleri si è combattuto senza quell’acrimonia che, ordinariamente, rimarca botta e risposta etra i contendenti, anzi. E se gli auotri di Dritto e Rovescio cercavano lo smash penalizzante o il colpo basso a effetto, oggi dovranno accontentarsi di un effetto smorzante che, nonostante le parole dello scrittore siciliano, e al netto della replica del ministro del’Interno, ha fatto finire la polemica su un corridoio neutrale che alla fine ha stemperato vis critica e intenti provocatori in un più pacato nulla di fatto.

Botta (di Camilleri) e garbata risposta (di Salvini) a “Dritto e Rovescio”
Paolo Del Debbio, cerimoniere garbato del rito talk inaugurato ieri sera su Rete 4 con Dritto e Rovescio, prova a stuzzicare Salvini mandando in studio la clip sonora delle dichiarazioni di Camilleri sul leader leghista, quando lo scrittore siciliano, interpellato nel corso di un’intervista su Radio Radicale sul ministro, ha definito Salvini «un perfetto gerarca fascista», aggiungendo che, di più, il numero uno del Viminale «sarebbe stato un meraviglioso federale di Mussolini». Il ministro tace e sorride bonario, del resto, sulla polemica ha già detto la sua in un eloquente post su Facebook in cui ha ribadito: «Fascista, nazista, razzista… Quando non hanno argomenti, ai sinistri non rimane che questo stanco ritornello. Io tiro dritto!».

Diritto di replica salvaguardato, l’onore delle armi rispettosamente tributato
Ma poi, imbeccato dal conduttore che prova a chiedere una replica anche in diretta in tv, con garbo Salvini argomenta: «Mi piacciono i suoi libri, mi piace Montalbano e porto enorme rispetto a chi ha lavorato una vita ed è arrivato a quest’età e ci metterei la firma. Ma che io abbia le sembianze, la testa o l’azione politica di un gerarca fascista è semplicemente ridicolo, con tutto il rispetto che porto per lui. Non so se parli seriamente o meno»… E sull’enigmatico interrogativo il siparietto si chiude: senza insulti o toni accesi, ma con un bonario sorriso sottolineato dall’applauso dello studio. Forse, i fautori della rissa tv saranno rimasti delusi: ma con buona pace di tutti loro, (autori in cerca di ascolti compresi) il diritto di replica è stato salvaguardato e l’onore delle armi rispettosamente tributato. E va bene così.

Fonte: https://www.secoloditalia.it/