Referendum, il Sì al 68,1% Al centrodestra tre Regioni

 

Una situazione di parità, almeno per il momento. Con il centrodestra che può già segnare le vittorie (schiaccianti) in Veneto, Liguria e Marche e il centrosinistra che invece può considerare “salva” soltanta la Campania.

In Toscana, infatti, il vantaggio del candidato piddì è lieve, appena tre punti, mentre in Puglia si profila un testa a testa all’ultimo voto. A uscirne completamente sconfitto è, come in tutte le elezioni amministrative, il Movimento 5 Stelle: non solo non conquista alcuna regione, ma non riesce neppure ad essere della partita. Si deve accontentare del referendum costituzionale dove il “sì” passa con il 68,1% delle preferenze. Un risultato che, però, corre a intestarsi anche il Partito democratico dimenticandosi che alle prime tre votazioni aveva votato contro.

Alle elezioni regionali, il cui spoglio inizierà una volta concluso quello delle schede che, a partire dalla prossima legislatura, vanno a tagliare 345 parlamentari, si registra una vittoria schiacciante di Luca Zaia in Veneto, che si conferma con il 74%, e un risultato piuttosto netto per Giovanni Toti, che resta governatore della Liguria con il 53%, e Francesco Acquaroli, che con il 49% strappa le Marche dalle mani della sinistra. Netti anche gli exit poll che arrivano dalla Campania dove Vincenzo De Luca ha incassato il 56%. Meno definitiva la situazione in Puglia, dove Raffaele Fitto e Michele Emiliano si aggirano entrambi intorno al 40%, e in Tosccana, dove il piddì Eugenio Giani vanta un vantaggio di soli quattro punti percentuali sulla leghista Susanna Ceccardi.

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