“Qualcosa di bianco in faccia”. Alberto Stasi spunta il video con le parole choc
Garlasco, Pavia – A quasi due decenni dal brutale omicidio di Chiara Poggi, la cittadina di Garlasco torna a tremare. Nuovi sviluppi, emersi grazie alla trasmissione “Chi l’ha Visto?” e alle riaperte indagini, gettano inquietanti ombre sul caso, riaccendendo i riflettori su figure rimaste finora ai margini dell’inchiesta, in particolare Stefania Cappa, cugina della vittima.
Un video inedito, registrato quattro giorni dopo il delitto, è al centro del clamore. La clip mostra un’interazione sconvolgente tra Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara e condannato a 16 anni, e Stefania Cappa, presente in caserma per essere ascoltata. L’incontro, ripreso da un’intercettazione ambientale, rivela un momento di profonda confidenza tra i due. Stefania abbraccia Stasi, mormorando angosciata “Non mi lasciano stare”, a cui Stasi risponde “Neanche a me, pensano che sono uno str***o”. La conversazione prosegue con Stefania che chiede dettagli su cosa Stasi abbia trovato nella villetta, culminando con la descrizione della vittima “a pancia in su, con qualcosa di bianco in faccia”. Un dialogo sussurrato che solleva interrogativi inquietanti sul loro ruolo nella tragedia.
Parallelamente alla messa in onda del video, le indagini sono state riaperte. Un elemento chiave è il prosciugamento della roggia di Tromello, nei pressi della casa della nonna delle sorelle Cappa. L’operazione, condotta da vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri, ha portato alla luce un martello e un bracciolo in metallo, oggetti ora al vaglio degli inquirenti per verificarne il collegamento con il delitto.
Le indagini si concentrano ora sulla pista Stefania Cappa, emersa da una testimonianza raccolta dal programma “Le Iene”. Un testimone avrebbe visto una donna bionda, identificata come Stefania, gettare un oggetto metallico nella roggia poco dopo l’omicidio. Questa testimonianza trova un’ulteriore conferma, seppur parziale, nelle dichiarazioni del tecnico Marco Muschitta, che inizialmente aveva riferito di aver visto una giovane in bicicletta con un attizzatoio da camino, per poi ritrattare. Tuttavia, un’intercettazione successiva con il padre avrebbe confermato l’episodio, accrescendo i sospetti sulla sua credibilità.
Nonostante gli sviluppi, Stefania Cappa non risulta indagata. Tuttavia, la sua vicinanza emotiva e temporale a Stasi, condannato per l’omicidio, continua a sollevare interrogativi. La procura di Pavia, con il supporto dei carabinieri di Milano, sta riesaminando elementi mai approfonditi all’epoca, alla ricerca di dettagli cruciali che potrebbero alterare la ricostruzione dei fatti.