Prende a pugni un rapinatore per difendere una donna: marocchino già libero, lui rischia denuncia per lesioni

Arrestato con l’accusa di tentata rapina per aver cercato di derubare una donna alla stazione metro di Sesto Primo Maggio (Milano), un marocchino di 23 anni viene subito rimesso in liberà: a ciò si aggiunge anche il fatto che ora a rischiare la denuncia per lesioni è il giovane intervenuto in soccorso della vittima. Ques’ultimo potrebbe infatti subire delle ripercussioni per il fatto che, in quei momenti concitati, non ha esitato a sferrare un pugno contro il malvivente per cercare di fermarlo.

I fatti, secondo quanto ricostruito da “MilanoToday”, si sono verificati nella serata dello scorso lunedì 14 settembre. Intorno alle ore 20, lo straniero aveva cercato di scippare una 30enne incontrata sulla metro. Accortosi di quanto stava accadendo, un italiano di 36 anni si era precipitato in soccorso della donna, lanciandosi poi all’inseguimento del ladro. Una volta raggiunto, il marocchino era stato quindi colpito con un pugno in pieno volto, che gli aveva fatto perdere i sensi.

Sulla banchina erano quindi giunti i soccorritori del 118 ed i carabinieri di Sesto San Giovanni. Rimasto privo di sensi, il magrebino era stato quindi trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda: il giovane, oltre ed essere ancora tramortito dal pugno, aveva un tasso alcolemico di 4g per litro. Dimesso con una prognosi di 7 giorni, era finito dietro le sbarre del carcere con l’accusa di tentata rapina.

Tutto inutile. Il marocchino ha lasciato il carcere di Monza già lo scorso martedì, tornando in libertà proprio quando la vittima, fuggita per paura dal luogo dell’aggressione, si è presentata presso la stazione dei carabinieri per sporgere formale denuncia. La donna ha raccontato anche di aver subito delle molestie da parte del nordafricano. La decisione del giudice di Monza è stata definitiva: il fermo non è stato convalidato per la poca chiarezza dei video ricavati dalle videocamere di sorveglianza e per il fatto che la 30enne non fosse individuabile sulla banchina. Non solo. Secondo quanto riferito da “LiberoQuotidiano”, il giudice di Monza ha negato che ci fosse la fragranza di reato, in quanto all’arrivo delle forze dell’ordine lo straniero si trovava svenuto a terra.

Insomma, il marocchino è tornato a piede libero. Discorso diverso per il 36enne, residente a Nova Milanese, che ora rischia delle conseguenze per aver preso le difese della donna. Nei suoi confronti potrebbe partire una denuncia per lesioni a causa del singolo pugno sferrato contro il ladro. Tutto è ancora da vedere. La denuncia sporta dalla 30enne potrebbe, in effetti, ribaltare la situazione, convincendo il giudice ad emanare un provvedimento di custodia cautelare nei confronti del marocchino.

A prendere le parti dell’italiano eroe, che non ha esitato ad intervenire per soccorrere la vittima, è il sindaco di Sesto Roberto Di Stefano.“Mi è appena giunta notizia che il rapinatore marocchino, senza fissa dimora e ubriaco, che lunedì sera alla stazione metropolitana di Sesto Fs ha molestato una donna per poi seguirla e tentare di rubarle la borsetta prima di essere fermato con un pugno da un altro passeggero, è stato scarcerato”, ha dichiarato il primo cittadino sulla propria pagina Facebook.“Ringrazio i Carabinieri di Sesto San Giovanni per il costante presidio del territorio e ringrazio anche il ragazzo che ha bloccato il rapinatore, decisivo per evitare ulteriori conseguenze visto il suo atteggiamento aggressivo nei confronti della donna. A lei va la mia solidarietà per il brutto episodio che l’ha vista coinvolta e sono contento che abbia deciso di presentare denuncia”, ha concluso.

 

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