Parma, aggredisce militari durante controllo: 6 mesi per il ghanese

Arriva dalla città di Parma la notizia dell’ennesimo caso di violenza commessa da un cittadino straniero nei confronti dei rappresentanti delle forze dell’ordine impegnati nell’adempimento delle proprie funzioni.

L’episodio, stando a quanto riferito dai quotidiani locali, si è verificato durante la giornata della scorsa domenica 24 novembre, all’interno dell’area verde conosciuta come parco I Maggio o “parco dell’ex Eridania” perché sorta attorno all’omonimo zuccherificio.

Secondo quanto dichiarato dagli inquirenti, una pattuglia di carabinieri del nucleo operativo radiomobile stava svolgendo un’ordinaria attività di pattugliamento del territorio, finalizzata soprattutto al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, quando ha notato la presenza di un extracomunitario che transitava all’interno dell’area verde.

Il comportamento dello straniero, che ha subito mostrato nervosismo alla vista degli uomini in divisa, ha destato più di qualche sospetto nei militari, che dunque hanno deciso di avvicinarsi per effettuare un veloce controllo di routine. Vedendoli arrivare, il soggetto ha subito cercato di allontanarsi, tentando una disperata fuga a piedi, ma è stato in breve raggiunto e fermato dai carabinieri del Norm di Parma, che gli hanno quindi chiesto di identificarsi e di mostrare loro i documenti.

Le richieste degli uomini dell’Arma non hanno fatto altro che innervosire maggiormente lo straniero, che ha dunque reagito con violenza, cercando di aggredirli. Facilmente immobilizzato e messo in sicurezza, il facinoroso è stato allora fatto salire sull’auto di servizio e condotto presso gli uffici della locale caserma, dove si sono svolte le regolari pratiche di identificazione e di incriminazione. A finire in manette, dunque, un giovane ghanese di 37 anni, dichiarato in stato di arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Interrogato dai carabinieri circa il comportamento tenuto all’interno del parco di Viale Barilla, l’africano non ha voluto o saputo dare alcuna spiegazione. Gli stessi inquirenti, almeno per adesso, ignorano le ragioni che possono avere spinto lo straniero a tentare prima la fuga a piedi e ad opporsi poi con violenza all’identificazione.

Il 37enne originario del Ghana è stato pertanto rinchiuso dietro le sbarre di una cella di sicurezza, dove è rimasto a disposizione dell’autorità giudiziaria ed in attesa del giudizio direttissimo. Questo si è tenuto durante la mattinata di ieri, lunedì 25 novembre, in un’aula del tribunale di Parma. Al termine dell’udienza, il giudice lo ha condannato a 6 mesi di reclusione.