PAPA RATZINGER, LA TRISTE NOTIZIA È ARRIVATA DIRETTAMENTE DA PAPA FRANCESCO

Nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Germania, Joseph Ratzinger ha compiuto 95 anni proprio nel giorno del Sabato Santo e, in tantissimi, sono i fedeli che si chiedono quali siano le sue reali condizioni di salute. 

Il papa emerito, che dal 2013 vive in Vaticano, nel monastero Mater Ecclesiae, discende da un’antica famiglia di agricoltori della Bassa Baviera. Ordinato sacerdote il 29 giugno 1951, ha messo subito la sua esperienza teologica a disposizione dell’insegnamento.

Di questo si è occupato per dieci lunghi anni. Un grande teologo, uomo timido dotato di grande capacità di ascolto, maestro nel predicare in modo accessibile anche sui temi più complessi. Nel 1977 Paolo VI lo ha nominato arcivescovo di Monaco e il 27 giugno lo ha creato cardinale. Il suo motto episcopale è sempre stato “Collaboratore della verità”.

Eletto papa il 19 aprile del 2005, al quarto scrutinio, Benedetto XVI annunciò le sue dimissioni dal ruolo di pontefice l’11 febbraio 2013 ed esse ebbero effetto alle ore 20 del 28 febbraio seguente. Ratzinger è stato il primo pontefice a rinunciare al soglio pontificio, dopo Gregorio XII, 598 anni prima.  E’ stato lo stesso papa Francesco a delucidarci sulle condizioni di salute di Ratzinger.

Il nostro papa Francesco, amatissimo dai fedeli che hanno invocato il suo nome a gran voce sin dalla fumata bianca che lo ha proclamato nuovo pontefice della nostra chiesa, nell’udienza di ieri, 27 dicembre, nell’Aula Paolo VI , ha voluto rivolgere un sentito pensiero al suo predecessore. Visibilmente commosso,  Bergoglio, con il suo solito fare umile con il quale ha, da sempre, fatto breccia nel cuore dei fedeli, ha dichiarato: “Vorrei chiedere a tutti voi una preghiera speciale per il Papa emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa. È molto ammalato, che Dio lo consoli e lo sostenga fino alla fine in questa testimonianza di amore alla Chiesa”.

Purtroppo le condizioni di Joseph Ratzinger sono precarie. Dopo le sue dimissioni, annunciate nel concistoro ordinario dell’11 febbraio 2013, con decorrenza della sede vacante dalle 20 del 28 dello stesso mese, fu Papa Francesco il suo successore, eletto al quinto scrutinio il 13 marzo 2013. Nell’udienza generale del 2022, ieri Bergoglio è stato accolto a gran voce, anche lui visibilmente provato, sorretto da un bastone per poter deambulare. Ha prima parlato delle atrocità in corso, da ormai quasi un anno, tra Russia e Ucraina, con un pensiero rivolto alla brutalità con cui il conflitto sta portando morte e devastazione, dicendo: “Il Bambino di Betlemme doni la sua luce e il suo conforto” e “conceda alla martoriata Ucraina, oppressa dalla brutalità della guerra, il sospirato dono della pace”. 

Bergoglio ha aggiunto: “L’amore di Dio che si è rivelato a Betlemme porti la consolazione ai nostri cuori, turbati dal dramma della guerra in Ucraina e in altre parti del mondo. Voglio ringraziare il popolo della Polonia di tutto l’aiuto che dà al popolo ucraino. Ricordiamo che nella storia dell’umanità l’ultima parola spetta a Dio, perché ‘tutto appartiene all’amore’“. Nella festa sei Santi Innocenti, ancora una volta il pensiero del nostro amato pontefice è andato ai più piccoli, a tutti i  bimbi che, nel mondo, soffrono, in quanto sfruttati, affamati, traumatizzati dalla guerra, affinché Gesù, con la sua nascita e con la sua benedizione, possa proteggerli e sostenerli.

Jorge Maria Bergoglio ha chiesto di “non scivolare nella caricatura mondana del Natale, ridotta a una festa consumistica e sdolcinata. Ci vuole fare festa, ma il Natale è un’altra cosa”, aggiungendo che: “L’amore di Dio non è mieloso, ce lo dimostra la mangiatoia di Gesù . L’amore di Dio non è un buonismo ipocrita che nasconde la ricerca dei piaceri e delle comodità. I nostri vecchi che avevano conosciuto la guerra e anche la fame lo sapevano bene: il Natale è gioia e festa, certamente, ma nella semplicità e nell’austerità”.

Infine, il messaggio rivolto a Ratzinger: “Vorrei chiedere a tutti voi preghiere per il Papa emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa. È molto ammalato, chiediamo al Signore che lo consoli e lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa, fino alla fine”. Parole che fanno salire l’apprensione per le condizioni di salute del 95enne Joseph Ratzinger. In una recente intervista rilasciata al quotidiano spagnolo Abc, Bergoglio ha definito il suo predecessore “un santo, un uomo di alta vita spirituale”, aggiungendo: “Lo visito spesso e vengo edificato dal suo sguardo trasparente. Vive in contemplazione. Ha un buon senso dell’umorismo, è lucido, molto vivo, parla piano ma segue la conversazione. Ammiro la sua lucidità. È un grande uomo”.