Ora Conte moltiplica le poltrone: due ministri dopo Fioramonti
La moltiplicazione delle poltrone. Il governo giallorosso riesce anche, anzi soprattuto, in questo.
Già, perché in occasione del tradizionale discorso di fine anno del presidente del Consiglio da Villa Madama, Giuseppe Conte ha annunciato ufficialmente la decisione di spacchettare il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Il premier ha commentato l’addio al Miur del ministro dimissionario Lorenzo Fioramonti, che ha lasciato l’incarico in aperta polemica con la maggioranza: “Ringrazio il ministro Fioramonti per l’attività fin qui prestata. Abbiamo la necessità di rilanciare il comparto della ricerca e del’università. Non è vero che non abbiamo compito passi avanti, introdurremo nel 2020 l’Agenzia nazionale della ricerca che possa fungere da coordinamento ai vari livelli”. Il sedicente avvocato del popolo, dunque, ha dichiarato: “Dobbiamo fare qualche sforzo in più, dobbiamo rilanciare un piano straordinario per i ricercatori, incrementare i fondi per il diritto agli studi. Mi sono convinto che la cosa migliore sia separare il comparto scuola dal comparto ricerca a università. Mi farò latore della creazione di un nuovo ministero dell’Università e della Ricerca”.
Quindi, è arrivato l’annuncio:”Ho allora pensato di nominare la sottosegretaria del M5s Lucia Azzolina ministra della Scuola e Gaetano Manfredi, presidente Crui, ministro della università e della ricerca. Affiancherò il neo ministro per una ricognizione di un mese in cui sentiremo tutti gli stakholders”.
Lucia Azzolina è deputata del Movimento 5 Stelle e fino a oggi ricopriva, appunto, il ruolo di aottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel Governo Conte-bis, mentre Gaetano Manfredi è eettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II nonché presidente della Crui, la conferenza dei rettori delle università italiane.