Open Arms, Salvini è indagato. I pm: “Fu sequestro di persona”

I pm tornano a caricare Matteo Salvini. L’assalto è la fotocopia del caso Diciotti.

L’ex ministro dell’Interno si ritrova nuovamente iscritto nel registro degli indagati della procura di Agrigento. Le accuse che gli hanno mosso contro sono sequestro di persona e omissione di atti di ufficio. A questo giro la magistratura lo vuole inchiodare per aver bloccato per diciannove giorni i 164 immigrati clandestini che, dopo essere stati recuperati al largo della Libia, la Open Arms, la nave dell’ong spagnola fondata nel 2015 dal catalano Oscar Camps, aveva portato nel porto di Lampedusa non appena il Tar del Lazio aveva annullato il divieto di ingresso in acque territoriali italiane firmato dal governo.

Stesso copione, stesse accuse, stesso teorema. In soccorso delle ong, che affollano il Mediterraneo facendo la spola dalle coste del Nord Africa ai porti italiani per aiutare i clandestini che tentano la rotta via mare per raggiungere il Vecchio Continente, si è fiondata (ancora una volta) la magistratura siciliana andando a indagare Salvini per un caso che risale allo scorso agosto, poco prima che il leader leghista facesse saltare il primo governo Conte. E gli spagnoli di Open Arms già esultano. “Venti giorni davanti alle coste di Lampedusa senza poter far sbarcare uomini, donne e bambini vulnerabili – ha scritto l’organizzazione non governativa su Twitter – 68 evacuazioni mediche, quindici persone recuperate dopo essersi gettate in acqua nel tentativo di raggiungere terra. Sequestro di persona”. Accuse che non hanno assolutamente scalfito Salvini che non solo ha rivendicato quanto fatto quando sedeva sulo scranno più alto del Viminale ma che ha anche assicurato di essere pronto a “rifare tutto” una volta che tornerà al governo. “Altra indagine, altro processo per aver difeso i confini, la sicurezza, l’onore dell’Italia? – ha commentato – per me è una medaglia”.

Adesso il fascicolo è sul tavolo del procuratore capo Franco Lo Voi che ha a disposizione dieci giorni per fare le proprie valutazioni e decidere se confermare o meno le ipotesi di reato, che sono state mosse contro Salvini, riformularle oppure chiederne l’archiviazione. Lo scorso marzo per un caso analogo, quello scoppiato nell’agosto del 2018 quando era stata bloccato la nave della Guardia costiera italiana “Ubaldo Diciotti” dopo che questa aveva soccorso 190 immigrati al largo dell’isola di Malta, il parlamento aveva negato agli stessi pm di Agrigento l’autorizzazione a procedere nei confronti del leader del Carroccio.