ONDATA DI CALDO, 84 MORTI IN 3 GIORNI E DECINE DI INCENDI: “LIVELLO ESTREMO DI RISCHIO”

Le ondate di calore aumentano in numero e si fanno più intense, come conseguenza del cambiamento climatico in corso. Una situazione al limite della sopportazione umana.

La nostra Penisola è sotto la morsa del caldo atroce, con temperature roventi. La colonnina di mercurio sembra impazzita mentre ognuno, come può, tenta di proteggersi dai malori, purtroppo in agguato.

Si, perché queste temperature, al limite dell’umano, rappresentano un pericolo non solo per anziani, bambini e soggetti fragili, ma per tutti. La cronaca, ogni giorno, purtroppo, ci sta restituendo casi di malori fatali in spiaggia.

Famiglie distrutte, in quello che doveva essere un giorno di puro relax, da trascorrere al mare per rompere con la frenesia della quotidianità. Ma è bastato un colpo di calore, un malore improvviso per trasformare quella giornata in un incubo.

Se in Italia ad aver la peggio è, come sempre, il Sud, c’è una situazione a dir poco preoccupante che, proprio in questi giorni, sta interessando la Spagna. Vediamo cosa sta accadendo.

Un bilancio drammatico, provvisorio, che mentre sale fa ancora più paura. Al momento, in Spagna, sono 84 i morti in 3 giorni da quando è iniziata l’ondata di caldo in corso. I dati in questione sono offerti dal monitoraggio della mortalità giornaliera (MoMo) dell’Istituto di Sanità Carlos III (dipendente dal Ministero della Salute), in relazione al periodo 10-12 luglio. Sicuramente la Spagna è uno dei paesi europei più colpiti dalle altissime temperature registrate in questi giorni.Il record sinora riportato è stato toccato ad Almonte (Huelva) due giorni fa, con una massima di 45.7 gradi.

Madrid, il mese scorso, aveva registrato oltre 700 morti tra l’11 e il 18 giugno, ma queste cifre, sebbene altissime, potrebbero, stavolta, rivelarsi molto più alte. I ricercatori di Carlos III Cristina Linares e Julio Díaz hanno riportato che ogni anno in Spagna, a causa delle alte temperature, muoiono circa 1300 persone ma che si tratta di dati decisamente più controllati rispetto al 2003 quando i morti furono 6000. Per evitare che il fenomeno potesse ripetersi, è stato attuato un piano nazionale, con misure preventive, che in caso di ondate di calore così improvvise e preoccupanti, vengono attivate regolarmente.

Ma quando si placherà questa fortissima ondata di caldo? Il picco è previsto proprio per questo weekend e il caldo non si placherà almeno fino a lunedì 18 luglio. Ovviamente le altissime temperature sono collegate al pericolo incendi. Allo stato attuale, anche se i dati sono in costante aggiornamento, ci sono 33 incendi, di cui 18 attivi, 12 controllati e 3 stabilizzati. Due nuovi focolai sono stati individuati, stamattina, a Mijas (Málaga) e a Navafría (Segovia).

Il premier Pedro Sanchez, con un twitter ha dichiarato: “Sono molto attento all’evoluzione degli incendi attivi che hanno portato allo sgombero di diverse località e di aree interessate di grande ricchezza naturale”, aggiungendo che “siamo a un livello estremo di rischio di fronte alle alte temperature”. La situazione va comunque monitorata costantemente perché, a seguito di 2 incendi scoppiati martedì nel dipartimento della Gironda, sono andati distrutti dalle fiamme 7300 ettari di foresta, con migliaia di persone costrette ad evacuare.

La Francia farà i conti con temperature roventi fino a martedì, così come tutta l’Inghilterra meridionale. Tra martedì e mercoledì un sensibile aumento delle temperature interesserà anche le regioni alpine occidentali, la Germania, la Danimarca e tutto il Mare del Nord sino alla Scandinavia meridionale. Giovedì invece, la bolla di caldo colpirà l’Italia, per cui prepariamoci!