Omicidio Luca Sacchi, un video smentisce la verità di Anastasiya

Il racconto della fidanzata di Luca Sacchi, il 24enne ucciso a Roma con un colpo di pistola alla testa, non convince.Per questo

Anastasiya Kylemnyk verrà ascoltata nei prossimi giorni.

Mancano ancora molti pezzi per ricostruire quanto accaduto poche sere fa all’esterno del pub John Cabot. E a questo si aggiungono anche le incongruenze riferite dalla giovane fidanzata. Anastasiya ha sostenuto fin da subito di essere stata colpita da uno dei due arresati alla testa con una mazza da baseball, mentre l’altro giovane avrebbe sparato a Luca che la stava difendendo.

Il video
Le immagini di videosorveglianza del vicino negozio di tatuaggi raccontano però un’altra verità. Come riporta Repubblica, alle 22.50 si vede passare la Smart di Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. L’auto supera il pub John Cabot, svolta a sinistra e fa il giro dell’isolato, per rispuntare poco dopo. Alle 22.59 si ferma in doppia fila. Poi lo sparo.

Da queste immagini non ci sarebbe tempo per un’aggressione alla giovane. Sul corpo della ragazza inoltre non ci sarebbe alcun segno e nessun referto medico ad attestarlo. Inoltre, Luca Sacchi è stato ucciso con un colpo diretto alla nuca mentre due giovani bevevano birra di fronte alla vetrina.

Dopo lo sparo, uno dei due ragazzi si avvicina a Luca dove c’è anche Anastasiya. Poco più tardi la ragazza, come riporta il quotidiano, entrerà nel negozio di tatuaggi per lavarsi le mani e fino alle 1.30 starà seduta su un gradino lì davanti.

Soldi e droga
E poi c’è il mistero dei soldi nello zainetto della giovane. Se all’inizio si era parlato di 2mila euro, ora la cifra sembra molto più alta. Le verifiche sono ancora in corso, ma chi indaga crede che sarebbero serviti per comprare droga. Una versione che la fidanzata di Luca Sacchi ha negato fin da subito. Gli investigatori stanno cercando di fare chiarezza sul ruolo di Anastasiya e su quello del 24enne ucciso. La testimonianza della giovane sembra davvero fondamentale.

Inoltre, secondo le ultime indiscrezioni, Del Grosso e Pirino non erano soli la sera dell’omicidio. Ora le forze dell’ordine sono sulle tracce di alcuni ragazzi che avrebbero fatto da intermediari per la vendita di droga e che avrebbero anche consegnato la pistola al killer.