Ogni migrante sulla nave-quarantena ci costerà oltre 4mila euro al mese

Da sabato notte la nave Moby Zaza si trova ormeggiata nella banchina di Porto Empedocle in attesa di essere funzionante.

Obiettivo? Consentire ai migranti di svolgervi al suo interno la quarantena. La nave è arrivata dopo un mese di appelli incessanti da parte del sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello e dei colleghi di Pozzallo e Porto Empedocle, nei confronti del governo. Al loro appello si è unito anche quello dei sindaci di tutta la provincia di Agrigento e del governatore della Regione siciliana. Il mese di aprile e la prima decade di maggio sono stati caratterizzati da diverse centinaia di sbarchi tanto da mettere in difficoltà gli amministratori locali che si sono trovati a dover far fronte a situazioni difficili da gestire. Da una parte il problema su dove ospitare i migranti e dall’altra la difficoltà su come metterli in condizione di rispettare la quarantena in angusti spazi in piena emergenza sanitaria dovuta al coronavirus.

La Moby Zaza, con i suoi circa 250 posti, ospiterà i migranti che approderanno nelle coste di Lampedusa e in quelle agrigentine in generale. Al suo interno vi sarà anche un’area per il confinamento di migranti con sintomi da Covid-19, mentre 35 posti saranno destinati al personale sanitario. Prima di essere utilizzata, la nave verrà sottoposta ad una verifica da parte della commissione di visita ex art. 25 della legge 616/62. Se tutto si concluderà positivamente, la Moby Zaza si posizionerà nella rada di Porto Empedocle a circa 2/3 miglia fuori, in area Bravo.

Prima però occorrerà aspettare la verifica di un’apposita commissione, la quale potrebbe impiegare, come segnalato da fonti della Capitaneria di porto di Porto Empedocle, diversi giorni. Forse la Moby Zaza potrà realmente espletare la sua funzione a partire da lunedì prossimo. Ed intanto non mancano le polemiche. Il costo di quest’operazione nei giorni scorsi è apparso eccessivo ad esempio al vice capogruppo della Lega alla Camera, Alessandro Pagano: “Per il noleggio della nave traghetto ‘Moby Zaza’, messa stavolta a disposizione per la quarantena di questi immigrati irregolari provenienti da Libia e Tunisia e per il loro successivo approdo sulle nostre coste – ha sottolineato il deputato – la compagnia Moby Line riceverà tra i 900mila e 1 milione e 200mila euro: la bellezza di 4.210 euro al mese per clandestino imbarcato”.

Costi ritenuti eccessivi dall’esponente della Lega, il quale nei prossimi giorni dovrebbe presentare anche un’interrogazione: “Non parliamo di un gommone di terza mano, ma – ha proseguito Pagano – di una nave dotata di ristorante self-service, pizzeria, gelateria, admiral pub con speciale assortimento vini, area giochi e sala video, cabine doppie o quadruple con servizi e perfino suite di lusso. Tutto questo mentre famiglie e imprese italiane sono in ginocchio per la gravissima crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19”.

“Il gruppo Onorato, proprietario dell’imbarcazione – ha concluso Pagano – si dice che abbia un contenzioso debitorio di 180 milioni di euro nei confronti del Mit. Com’è possibile che abbia potuto partecipare, e soprattutto vincere, questa gara pubblica indetta dallo stesso Ministero?”

Nel frattempo, dalla maggioranza si difende la scelta. Alcuni deputati locali del Movimento Cinque Stelle, plaudono all’arrivo della nave: “Quello che abbiamo raggiunto è un risultato fondamentale per la salvaguardia del nostro territorio e di tutta la costa sud orientale siciliana in un momento particolare e delicato – ha dichiarato Rosalba Cimino, deputata grillina – un obiettivo raggiunto con determinazione insieme ai colleghi siciliani, dopo varie interlocuzioni e confronti con amministratori locali”. Da parte sua, anche il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, si è detta soddisfatta per l’arrivo della nave.

Ma tra ritardi, costi su cui verranno presentate interrogazioni e varie altre polemiche, la vicenda relativa alla gestione del fenomeno migratorio in piena emergenza Covid sembra essere solo all’inizio. Nel frattempo la nave, come detto in precedenza, è ancora in porto: in caso di nuovi sbarchi, per il momento, il mezzo non sarebbe utilizzabile.