Oggi cambiano ancora i colori. Le regioni a rischio arancione

 

C’è attesa per l’esito della cabina di regia sul monitoraggio dei numeri del contagio delle regioni.

Sono diverse quelle che rischiano il passaggio in arancione e in rosso, mentre la Valle d’Aosta pare sia la prima, e per ora unica, regione che può ambire alla tanto agognata zona bianca. Lombardia e Piemonte, i cui numeri pare siano sul limite tra la zona gialla e la zona arancione, dovrebbero ancora preservare il loro status, per lo meno stando alle prime indiscrezioni di queste ore. La preoccupazione maggiore dei tecnici sono le varianti, soprattutto quella inglese, che si sta diffondendo con rapidità e che nelle prossime settimane potrebbe diventare prevalente. La scarsa percentuale di vaccinati e la maggiore contagiosità di questa mutazione, con allo studio la maggiore letalità, sono gli elementi che stanno creando maggiore allarme in queste ore nel Paese.

Fontana: “Mi sembra che la Lombardia possa rimanere in zona gialla”

La diffusione della variante inglese è aumentata tantissimo nelle ultime settimane. In regioni come la Toscana, la Puglia e l’Emilia Romagna ha superato un terzo del totale dei contagi. Nelle Marche è arrivata al 50%. È stato stabilito da alcuni studi effettuati in Italia di recente che la variante inglese ha una contagiosità del 38% maggiore rispetto al virus originale. Probabilmente anche a causa dell’alta incidenza delle varianti, comprese quella brasiliana e quella sudafricana, l’Rt del nostro Paese è tornato a segnare un segno positivo superando l’1 e fermandosi a 0,99 nel suo valore medio, considerato l’intervallo tra 0,95 e 1,07. Le regioni maggiormente colpite dalle varianti sono al momento le Marche e l’Umbria. In Umbria una vasta area della regione è in zona rossa, così come il pescarese. L’Umbria dovrebbe passare tutta in rosso, nonostante i numeri siano da arancione, mentre le Marche, al netto della zona di Pescara, dovrebbero mantenere lo status giallo. L’ncognita dell’Umbria è rappresentata dalla variante brasiliana, sempre più diffusa, considerata come la più pericolosa.

Passerà in arancione il Molise, che nella prima ondata era stato quasi Covid-free, così come sembrano essere destinate al cambiamento di colore anche la Campania, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo, la Toscana, la Liguria e la Provincia di Trento. Lazio, Lombardia e Piemonte, nonostante l’aumento preoccupanti dei casi, dovrebbero restare in zona gialla con eventualmente zone rosse circoscritte all’interno del territorio. In questo caso sembra abbia prevalso la linea dei governatori e non quella di Roberto Speranza. Lo stesso accadrà in Veneto, dove Luca Zaia ha anticipato che la sua regione non dovrebbe subire cambiamenti.

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