O si fa lo Ius soli o si muore: Veltroni istiga il Pd alla nuova crociata contro gli italiani
O si fa lo Ius soli o si muore. O forse: se si fa lo ius soli si muore: il Pd corre come un forsennato verso una tattica suicida che in un passato recente ha pagato con il voltafaccia degli elettori. E lo fa a ritmo quotidiano: una crociata iniziata con Delrio che ha chiamato alle armi Zingaretti. Zingaretti si è detto pronto alle armi per questa battaglia che milioni di voti è costata ai dem; ed oggi è sceso in campo Veltroni che da Repubblica vede una sola strada per il Pd prossimo venturo, dare presto la cittadinanza ai figli degli immigrati. Della tentata strage dell’autista italo-senegalese rimane nel Pd solo la voglia incontenibile di ius soli. Perché? Perché lo vuole la civiltà…. “Il Pd deve saper declinare i suoi valori in questo tempo della storia. Vengono oggi messi in discussione valori fondamentali, sociali, civili e umani. E questo vale, come dissi nel decimo anniversario del Pd, anche per lo ius soli”. Così Walter Veltroni, primo segretario del Pd ed ex sindaco di Roma, si dice convinto che cambiare sia per i dem anche tornare a rivendicare i propri valori di base, come sulla questione dello ius soli. “Su temi come questo – spiega Veltroni – non bisogna avere paura di mettersi controcorrente. La sinistra non deve mai avere paura di essere se stessa”.
Tattica suicida
Forse Veltroni ha perso qualche passaggio, perché i dem eccome se si sono battuti per lo ius soli inscenando “digiuni a staffetta” e altre amenità, sfidando il ridicolo. Non si è accorto Veltroni che proprio su questa loro priorità hanno preso schiaffi, per dirla in maniera ruvida. Gli italiani non hanno più seguito i dem, abbandonandoli in massa il giorno del voto di marzo e di altre elezioni amministrative che sono seguite. La petizione popolare lanciata da FdI sull’ipotesi di un referendum abrroogativo, qualora lo Ius soli fosse stato introdotto, dette esiti plebiscitari, ricordiamolo. Veltroni vuole proprio vedere morto il Pd? Ognuno ha il diritto di suicidarsi politicamente come crede, del resto.
“Siamo in una democrazia autoritaria”
Veltroni poi si improvvisa cartomante e ipotizza prossime elezioni: “Questo governo reggerà fino alle europee”, afferma, ma poi ” siccome non ci sono alternative possibili in Parlamento, si tornerà a votare” dice non facendo mancare la solita riflessione sull’involuzione autoritaria che starebbe subendo la democrazia italiana. “La democrazia ha bisogno di decisione e la decisione ha bisogno di controllo. Se non c’è equilibrio tra questi due elementi noi avremo la democrazia autoritaria, che può arrivare anche con il consenso popolare”.