Nuovo stop del Governo, cosa cambia dall’1 maggio: ecco le nuove regole

E’ in via di approvazione dal Governo, un nuovo pacchetto di misure per ridurre i comsumi energetici del nostro Paese. Si tratta della famosa ”operazione termostato’, e colpirà tutti gli italiani che abusano dei sistemi di refrigerazione. Sono infatti previste multe molto salate, per chi sarà beccato a trasgredire a queste nuove misure.

La crisi nell’Est Europa, ha innescato una spirale davvero critica per l’Italia, soprattutto dal punto di vista della carenza energetica. Le sanzioni imposte alla Russia relative al taglio del gas, creano infatti non pochi disagi, in quanto trovare fonti di approvvigionamento alternative, non è una cosa da poco. Intanto, per tamponare la situazione, il Governo ha predisposto una serie di misure che suonano per certi versi davvero strane: ecco di cosa si tratta.

Le nuove misure

L’Italia, proprio in questi giorni, è alla disperata ricerca di nuovi contratti per accaparrarsi fonti energetiche alternative a quelle russe. Infatti, oil Governo, è partito addirittura per l’Africa, per andare a cercare nuovi accordi con alcuni Paesi che possano garantire, almeno in parte, un certo approvvigionamento di fonti energetiche alternative a quelle russe.

Ciò che è certo, è che non si tratta certo di un gioco da ragazzi. La Russia, finora, aveva fornito all’Italia gran parte del nostro fabbisogno, e vederlo sfumare così di punto in bianco, crea non pochi problemi. Infatti, circa il 40% dei 70 miliardi di metri cubi di gas che consumiamo all’anno, rischia così di non essere sostituito in toto. Si stima che quest’inverno, senza il gas di Mosca, all’Italia mancheranno circa 15 miliardi di metri cubi di gas.

Per il momento, il Governo, ha cercato di introdurre delle misure palliativo per ridurre i consumi energetici nel breve termine. A partire dal prossimo primo maggio, negli uffici ministeriali, enti locali e scuole, sarà fissato il limite ai gradi di raffreddamento del termostato. La temperatura dei condizionatori sarà fissata a massimo 27 gradi, con un margine di tolleranza di due gradi. Ciò significa che, qualora un ufficio pubblico sarà beccato con il condizionatore sotto i 25 gradi, può essere passibile di pesanti sanzioni, ancora da definire.