“Non ho l’età consigliata”: anche la Merkel rifiuta di farsi il vaccino AstraZeneca

 

Berlino, 26 feb – “Io ho 66 anni e non appartengo al gruppo per cui è consigliato”: così Angela Merkel rifiuta di farsi il vaccino AstraZeneca. Ma la cancelliera tedesca assicura che “è un vaccino affidabile, efficace e sicuro ed è stato approvato dall’Agenzia europea del farmaco e in Germania consigliato fino ai 65 anni di età”. La Merkel è stata invitata a “dare il buon esempio” ai cittadini tedeschi vaccinandosi con il siero anti-Covid davanti alle telecamere e convincere la popolazione. Tuttavia in un’intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung ha spiegato che non farà il siero anglosvedese AstraZeneca. Il vaccino in questione presenta molti effetti collaterali.

In Germania sempre più persone rifiutano il vaccino AstraZeneca, Merkel compresa

La Germania è uno dei numerosi Paesi europei (Italia compresa) in cui questo vaccino non è approvato per gli over 65. Ciò per via della mancanza di dati clinici sufficienti a dimostrare la sua efficacia nelle persone più anziane. Nel Paese inoltre c’è una massiccia adesione al movimento dei no vax. In effetti secondo un recente sondaggio il 34% dei tedeschi non vuole vaccinarsi. Tanto che al momento sono state somministrate solo 240 mila delle 1.54 milioni di dosi fornite da AstraZeneca. Secondo i rapporti diffusi in Germania, molte persone annullano gli appuntamenti per la vaccinazione o non si presentano quando vengono a sapere che il siero è quello di AstraZeneca. Il governo tedesco è dunque corso ai ripari, utilizzando il vaccino per i dipendenti pubblici.

Inchiesta Guardian: “In Ue 4 dosi su 5 consegnate ancora non somministrate”

Ma il siero in questione non convince anche in molti altri Paesi Ue. Tant’è che quattro dosi su cinque del vaccino consegnate ai 27 non sono ancora state utilizzate. E’ quanto rivela il Guardian, sulla base di una indagine sull’impiego nei Paesi Ue del vaccino sviluppato dall’azienda farmaceutica anglo-svedese in collaborazione con l’Università di Oxford. Ebbene, analizzando i dati dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), si stima che 4.849.752 dosi delle 6.134.707 distribuite in Ue sono ancora nelle fiale.

 

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