“Non è l’Arena”, Sgarbi travolge la Polanco: «Sei una putt… pentita» (video)

Fulmini e saette a Non è l’Arena. Era previsto e così è stato. In collegamento da Giletti, Vittorio Sgarbi si lancia in un attacco scatenato e inarrestabile contro l’ex olgettina, Marysthell Polanco (ospite in studio), testimone del processo Ruby ter che ha ritrattato la sua versione davanti ai magistrati accusando Berlusconi di averla minacciata sessualmente. «Sei pentita solo perché c’è un processo, ma poi pentita di cosa?», attacca Sgarbi urlando, «devi fare questo per andare in televisione altrimenti non ti inviterebbe più nessuno. Avevi un rapporto contrattuale. Avevi un rapporto contrattuale, ti ho vista, eri la più allegra, la più complice. Andavi a un gioco spettaccolo, a un gioco di Berlusconi, non hai fatto niente di irregolare». Il critico d’arte picchia durissimo contro una delle protagonista del cosiddetto bunga bunga durante le ceni eleganti di Arcore e tra le principali accusatrici dell’ex premier. «Capra, la capra sei tu. Sei un puttana pentita?». Poi entrando nel merito delle accuse della Polanco, aggiunge: «Stai inventando un reato per compiacere i giudici. Io dico la verità, tu stai mentendo. Tu sei un pentito evidentemente, ma non so di che cosa, devi dirmelo. Ma che uno si pente di una scopata? Fare p… non è un reato. Eri la più amica, la più sorridente, la più complice…». «Ho deciso di dire la verità per i miei figli e la mia famiglia, Vittorio lo sai, sono sotto processo, si vedrà», replica l’ex olgettina, imputata per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza nel processo Ruby Ter. «Berlusconi non era il demonio – incalza Sgarbi – c’era una sala dove le ragazze ballavano da sole. Ballare non è un reato». Parolacce e bip. Le parole di Sgarbi mettono seriamente in difficoltà Giletti, che, dopo aver tentato di riportare il critico d’arte in carreggiata, imbarazzatissimo, è costretto a mandare la pubblicità.

Sgarbi scatenato contro la Polanco: pentita di cosa?
Quello di Sgarbi, anticipato da una lettera a Dagospia alla vigilia della trasmissione, è un attacco serratissimo anche alle Olgettine pentite: «Loro non sono prostitute, loro sono mantenute. La mantenuta è una che ha un rapporto amicale, una che dorme a casa tua. Lei sarà pentita, ma non si capisce di che cosa». Poi ripete che quelle ad Arcore «erano feste in cui ognuno andava per divertimento. Il clima era di festa con alcune ragazze amiche, delle persone mantenute dalla corte. Io c’ero. E la mia verità è che non ho visto nessuna prostituta, nessuna che non fosse contenta, nessuna che fosse pagata a marchetta. La Polanco era tra le più allegre, in prima fila a giocare con le altre. Il gioco era ascoltare Silvio Berlusconi che raccontava barzellette e cantava. Non ho mai visto niente che avesse a che fare con la prostituzione. Se non fosse intervenuta la magistratura, queste ragazze sarebbero come tutte quelle donne che sono state con degli uomini per un periodo e poi è finita, la magistratura rende criminali atti banali».