Nino, 32 anni appena, era sposato da solo un anno. Aveva coronato il sogno di diventare pompiere come suo papà

L’Italia stravolta ancora una volta da un terribile fatto di cronaca: tre vigili del fuoco caduti in servizio a causa di un’esplosione, pare innescata con un timer

Ancora in fase di riscostruzione l’evento.

Aveva solo 32 anni una delle vittime, Nino Candido originario di Reggio Calabria. Il ragazzo era sposato da appena un anno con la sua Elena.

Il guiovane, cresciuto in Calabria e trasferitosi per lavoro proprio ad alessandria si era sposato lo scorso Settembre 2018. I due sposi vivevano nella provincia di Savona. Nino, una passione per i viaggi e per lo sport, sempre condivisi con l’amata moglie, aveva scelto i Vigili del Fuoco come suo papà, in servizio al distaccamento aeroportuale di Reggio Calabria.

Volontario dal 2006, in Piemonte, si era trasferito divenuto effettivo nel 2017: il sogno di una vita.

In provincia di Alessandria sono in totale tre le vittime investite dall’esplosione. I feriti sono due vigili del fuoco e un carabiniere, trasportati all’ospedale di Alessandria e di Asti. Non sarebbero in pericolo di vita.

“Profondo cordoglio e vicinanza” alle famiglie dei tre pompieri morti nell’esplosione di stanotte nell’edificio disabitato a Quargnento – Antonino Candido, 32 anni, Matteo Gastaldo, 47 anni, e Marco Triches, 36 anni – vengono espressi dal Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco Salvatore Mulas e dal Capo del Corpo Fabio Dattilo, che in una nota parlano di “vittime del dovere”.