NICOLÒ, È APPENA ARRIVATO L’ESITO DELL’AUTOPSIA: SI METTE MALISSIMO PER IL PAPÀ

Ha commosso tutta Italia la storia del piccolo Nicolò Feltrin, la cui morte è ancora avvolta dal mistero su cosa abbia potuto ingerire. Quello che sappiamo finora è che il padre Diego aveva portato il  figlioletto in un parco a pochi passi dalla loro abitazione.

Poi il pranzo a casa e, come ha raccontato il nonno del bambino, il malore improvviso. Il bambino tutto ad un tratto sembrava intontito, tanto che i genitori, preoccupati, lo hanno portato d’urgenza all’ospedale di Pieve di Cadore dove le sue condizioni sono apparse sin da subito gravissime.

Nicolò era caduto in un sonno profondo, aveva il battito rallentato ed il passaggio dal sonno alla morte è stato molto rapido, morendo per arresto cardiaco conseguente a un’intossicazione.

Il padre Diego, boscaiolo, ha dichiarato che il piccolo avrebbe messo in bocca un qualcosa di marrone ed è stato iscritto, per atto dovuto, nel registro degli indagati. Al momento la Procura della Repubblica di Belluno sta procedendo per omicidio colposo nei suoi confronti.

Cosa è accaduto a Nicolò? Una svolta sul caso potrebbe presto arrivare, dato che gli inquirenti stanno valutando la posizione del padre con estrema attenzione, senza lasciarsi sfuggire nulla.

E’ per rispondere all’ interrogativo che attanaglia coloro che si occupano del caso, ossia cosa il bimbo abbia potuto ingerire di così tossico da determinarne il decesso, che ieri, mercoledì 3 agosto, il medico legale ha sottoposto il corpicino del piccolo Nicolò ad autopsia. L’esito dell’esame autoptico è che Nicolò  è morto per arresto cardiaco conseguente a un’intossicazione e che fatale è stata sostanza tossica che il bambino ha ingerito.

Il sospetto è che abbia ingerito della droga che, secondo la stampa locale, sarebbe stata trovata nella casa in cui la vittima viveva.  Il parco è stato passato al setaccio e non è emerso nulla di strano, dato che, secondo la versione del padre Diego è qui che il piccolo avrebbe portato qualcosa di marrone alla bocca.

Nell’abitazione dei Feltrin, invece, ci sarebbe stato dell’hashish stando a quanto riportato da alcune testate locali. Ovviamente per accertare la natura della sostanza ingerita da Nicolò sarà necessario attendere l‘esito degli esami tossicologici,  che sono stati già eseguiti dallo stesso anatomopatologo Antonello Cirnelli incaricato dalla Procura.

Occorrerà attendere i prossimi giorni per una possibile svolta sul caso. Intanto il padre, unica persona presente in casa nel momento in cui il figlio ha accusato il malore che gli si è rivelato fatale, nonostante la disperata corsa in ospedale, risulta indagato dalla Procura della Repubblica di Belluno .

Al momento l’ipotesi di reatoè quella di omicidio colposo ma i risultati dei tossicologici eseguiti postò-mortem potrebbero portare a nuovi sviluppi o ad uno stravolgimento di quanto accaduto. Intanto è completamente escluso quanto detto dal padre inizialmente, ossia che Nicolò abbia ingerito la sostanza letale nel parco dove era stato a giocare poche ore prima della sua morte, avvenuta il 28 luglio.