Nei bar a bere Spritz e giocare a carte: 30 persone denunciate nel Veneziano

Coronavirus, bar chiusi perché trasgrediscono le regole restrittive. Sono arrivate a 30 le denunce dei carabinieri nei controlli legati all’emergenza del Coronavirus. L’ intervento in un bar dei militari di Favaro Veneto ha messo fine ad un allegro aperitivo di 9 clienti, tutti deferiti assieme al gestore.

Stessa sorte è toccata al titolare di un bar di Passarella di San Donà e a 7 avventori che stavano giocando a carte e ad un gestore di un bar di Santa Maria di Sala, trovato aperto oltre le 18.

Due giovani invece, fermati nella notte fuori da loro comune a Noventa di Piave, non hanno saputo fornire comprovati motivi circa la loro presenza sul posto. A Quarto d’Altino, la denuncia è scattata per una croata residente a Cessalto (Treviso) e per il suo convivente, bloccati a bordo di un’auto, i quali hanno eseguito un’autocertificazione non corrispondente al vero.

Denunciati anche due uomini e una donna, rispettivamente titolari di una pizzeria, di un bar e di una pasticceria, nei comuni di Vigonovo, Campolongo Maggiore e Fossò, che tenevano gli esercizi ancora aperti dopo le 18.

Denunciato anche un ferrarese che era uscito di strada con la propria auto. Oltre a non giustificare la sua presenza in un comune di non residenza, l’uomo si è rifiutato di sottoporsi all’alcoltest. Intercettati e denunciati, tra Annone Veneto, Portogruaro e San Michele a Tagliamento, 7 automobilisti fuori dal loro comune. Tra le tante motivazioni, una persona ha dichiarato che si era recato ad acquistare del terreno per il proprio giardino, mentre un altro uomo ha detto che aveva lasciato il Friuli per incontrarsi con una donna nei pressi di un campo sportivo.